Sorrisi sotto i baffi tra Ipanema e Solbiate Arno

Inauguriamo un nuovo appuntamento delle pagine sportive. Dove il voto più alto, questa volta, va a uno che a Varese non si vede da un bel po' di tempo: scoprite chi è e perché

(d. f.) Vogliamo farlo diventare un appuntamento fisso del lunedì pomeriggio, quando le partite sono in archivio e i commenti iniziano a diradarsi. Sarà il pagellone del fine settimana sportivo appena trascorso, in cui mischieremo canestri e pallonate, bagher e pedalate per provare a dare un panorama generale dello sport provinciale. Con un po’ di sana ironia, se ci riusciremo. Buona lettura e buon commento se volete dire la vostra.

Pagellone numero 1 – 18 gennaio 2010

Ruben Magnano: 9 – Non siamo andati via di testa, né ci sognamo di contestare Pillastrini. Semplicemente, l’ex allenatore della Pallacanestro Varese è stato scelto per allenare il Brasile. Lui, un argentino… (Per la disperazione di Cacao Caccianiga che dice: «I Maya avevano ragione, il mondo, come lo conosciamo noi, è alla frutta. Ogni certezza si incrina, caldo d’inverno, gelo polare d’estate. Ormai vale tutto». Voto 9 anche a lui), in vista degli impegni internazionali e soprattutto delle Olimpiadi da giocare a Rio nel ’16. Alla faccia degli espertoni che ne chiesero la testa da queste parti…

Ernestino Ramella 7 – A ogni allenamento gli scappa un titolare, lui lo cambia con qualche ragazzino di belle speranze, non abbandona il timone del comando e forse, con i babies, macina più gioco e più punti che con i senatori. E ride sotto i baffi, proprio come Magnano.

Laura Repetto: 7 – Non volendo infierire sulla Von che meriterebbe un 4 basso (è la prima puntata, siamo buoni, se possiamo), preferiamo portare all’onore delle cronache quello che sta facendo Laura, sei gol nelle ultime tre gare. Altre, a quell’età (è del ’93), pensano in rosa, lei è già indirizzata verso l’azzurro. 

Giulia Decordi: 6,5 – Un esordio facile facile per il nuovo acquisto della Yamamay: si allena per la prima volta con le compagne il giovedì e la domenica, dopo soli tre punti, Parisi la chiama in campo. Non nel suo ruolo, naturalmente: prima da centrale al posto di Campanari, poi da opposto per sostituire Kovacova. La numero 8 ha già capito che musica si suona in casa bustocca: come cantavano Jannacci e Paolo Rossi, «I soliti decordi». O no?

Francesco Ripa: 5 – La Pro merita la sufficienza e non merita la sconfitta contro un Perugia che ci ha preso gusto a farci male nei minuti di recupero. Chi al "sei" proprio non ci arriva è Ciccio Ripa, cui va un voto pari ai gol segnati fino a oggi. Non pochissimi, per la verità, ma gonfiati da due rigori. Insomma, a Busto l’uomo ragno non straRipa.

Randy Childress: 4 – Mani fredde, gambe e riflessi lenti, percentuali dopolavoristiche. C’è tanto di questo Childress (e di un Morandais da 1/9 al tiro) nella sconfitta della Cimberio a Cremona. Si consoli, anche Magic una volta fu ribattezzato "Tragic Johnson". Una volta sola, però. Torronizzato.

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Pubblicato il 18 Gennaio 2010
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