Yamamay diesel: parte male, poi si riscatta
Busto A. - Gent 3-1. Le biancorosse, senza Turlea, vincono la prima sfida degli ottavi dopo aver concesso un set alla giovane squadra belga. Parisi: "Brutta partita, dobbiamo migliorare l'atteggiamento"
Il 2010 della Yamamay inizia con un brivido, ma di breve durata. Alla fine, nella gara di andata degli ottavi di finale di Coppa CEV, il pronostico è rispettato: le bustocche regolano in quattro set un MDK Gent di pochezza a tratti disarmante. Resta un mistero come la squadra di Parisi, pur con tutte le attenuanti del caso in termini di assenze, abbia potuto regalare alle belghe il primo parziale, caratterizzato da una pessima ricezione e da un esorbitante numero di errori. Per fortuna le padrone di casa si sono svegliate in tempo, facendo valere un’evidente superiorità che non dovrebbe creare problemi neppure in vista della gara di ritorno (mercoledì 13 gennaio a Gand). Nota positiva della serata europea, oltre al buon afflusso di pubblico, la prestazione di Katarina Kovacova (a sin. nella foto con Campanari), protagonista di un più che onorevole 48% in attacco condito da 3 muri. Un dato confortante in vista delle prossime uscite, visto che Turlea zoppica ancora vistosamente: ma per quanto tempo sarà possibile reggere in queste condizioni?

Disastroso anche l’inizio del secondo parziale, con errori di ogni genere; ci si mette anche l’arbitraggio, decisamente troppo permissivo sui palleggi di Goos, a creare problemi alle bustocche. Sul 4-6 finalmente la Yamamay si sveglia e infila un parziale di 8-0, trascinata prima dal servizio di Crisanti e poi dagli errori avversari. Il set ora è in discesa: Crisanti mura De Schrijver per il 16-10, De Luca con un ace sigla il 20-12 e Kovacova chiude fermando la neoentrata Lemey (25-16). Il Gent si squaglia come neve al sole e il divario tra le due squadre si rivela in tutta la sua ampiezza: Busto inizia il terzo set con un letale 8-0 (tre attacchi vincenti di Kovacova), malgrado il time out chiamato dalle belghe. Dopo un simile avvio non resta che gestire il vantaggio e la Yamamay lo fa con il minimo sforzo (12-2, 15-4): un solo passaggio a vuoto sul 17-5, quando il Gent recupera 4 punti. Nel finale si vede un po’ di tutto; Verstrepen pone fine allo stillicidio di errori sbagliando la battuta per il 25-16.
IL QUARTO SET – La Yamamay prova a chiudere subito la pratica con tre punti di fila di Kovacova (3-1); un fortunoso ace di Gillis consente alle avversarie di restare in partita sul 5-4, ma sul turno di battuta di De Luca le farfalle volano di nuovo 8-5 ed è la stessa Barbara a siglare il 17-10 con due attacchi e un muro. La partita, se mai c’era stata, è finita: Fernandinha mura De Smet per il 19-11, De Schrijver sbaglia la battuta per il 23-16 interrompendo un mini-parziale di 1-5 a favore del Gent. Il finale è tutto di Campanari, con una fast e un muro su De Valkeneer: 25-17.
LE INTERVISTE – Lapidario Carlo Parisi nell’analisi della gara: "Una partita brutta. Da rivedere un po’ l’atteggiamento della squadra, che in queste circostanze può e deve fare meglio". Il problema, ancora una volta, è soprattutto mentale: "Ci siamo innervositi all’inizio, un po’ disorientati dal loro gioco veloce. Ma anche tenendo conto di questo, avremmo dovuto prendere le misure con più calma, senza commettere tanti errori. Anche nei set successivi non è che sia andata molto meglio: loro hanno sbagliato parecchio, ma in campo è rimasto il nervosismo, un po’ incomprensibile per la verità". Il set perso potrebbe pesare in vista della gara di ritorno? "Sarà comunque una partita impegnativa – commenta Parisi – perché giocare in Europa è sempre una grande emozione per tutti. Prima, però, ci sarà da preparare la sfida con Pavia, che si preannuncia molto difficile anche perché saremo nelle stesse condizioni di emergenza". Anche Barbara De Luca condivide l’analisi del coach sul disgraziato primo set: "All’inizio siamo rimaste un po’ spiazzate, il loro gioco è molto diverso rispetto a quello a cui siamo abituate, e c’è voluto un po’ per adattarci. Una volta capito come affrontarle, abbiamo preso in mano la partita. Abbiamo pagato anche la differenza tra i palloni di Coppa e quelli del campionato, un fattore che ha sempre il suo peso".
Tanto disponibile quanto sincero il tecnico ospite Stijn Morand: "Per molte delle mie giocatrici venire in Italia è un sogno; sono molto orgoglioso di loro, anche per la capacità di reggere alla pressione di un pubblico come questo. Stiamo facendo progressi, abbiamo giocato molto bene il primo set, ma non siamo abituati a resistere a questi livelli per tutta la partita. Forzare la battuta è stata una scelta, per tagliare fuori dal gioco Campanari e Crisanti: il numero degli errori ci può anche stare, quello che non va bene è commettere sbagli così gravi. In questo dobbiamo migliorare".
Tanto disponibile quanto sincero il tecnico ospite Stijn Morand: "Per molte delle mie giocatrici venire in Italia è un sogno; sono molto orgoglioso di loro, anche per la capacità di reggere alla pressione di un pubblico come questo. Stiamo facendo progressi, abbiamo giocato molto bene il primo set, ma non siamo abituati a resistere a questi livelli per tutta la partita. Forzare la battuta è stata una scelta, per tagliare fuori dal gioco Campanari e Crisanti: il numero degli errori ci può anche stare, quello che non va bene è commettere sbagli così gravi. In questo dobbiamo migliorare".
Yamamay Busto A. – VDK Gent Dames 3-1 (23-25, 25-16, 25-16, 25-17)
Busto A.: Fernandinha 2, Valeriano, Kim ne, Turlea ne, Kovacova 16, Campanari 13, Borri (L), Crisanti 6, De Luca 11, Havelkova 13. All. Parisi.
Gent: Courtois (L), Biebauw 1, Vandesteene 4, De Valkeneer 14, Catry, Verstrepen 3, Lemey 1, Goos 5, De Schrijver 5, Gillis 12, De Smet 3. All. Morand.
Arbitri: Stan (Romania) e Roussakis (Grecia).
Note. Battute vincenti: B 5, G 4. Sbagliate: B 11, G 22. Muri: B 11 (Kovacova, Campanari 3), G 5 (Goos 2). Spettatori: 2.300 circa.
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