Arriva lo Svarione 3, ecco il trailer
L'attesissimo trailer della terza puntata dello "Svarione degli Anelli", parodia della saga cinematografica del Signore degli Anelli ora è arrivato. Intervista ai protagonisti
L’attesissimo trailer della terza puntata dello Svarione degli Anelli, parodia della saga cinematografica del Signore degli Anelli ora è arrivato. Si tratta di un trailer del trailer del film – la cui data di uscita non è però ancora prevista – realizzato “alla Guy Ritchie”, e che promette già faville in rete a partire dalla battuta sul “fumo passivo”, già destinata a diventare un tormentone.
Un trailer sempre più atteso da migliaia di ragazzi che hanno cominciato ad entrare in www.clistere.org, il sito di riferimento dello Svarione, in attesa di novità. E che ora possono vederlo anche qui, su Varesenews tv.
A realizzarlo, gli stessi protagonisti dei primi due episodi. Ovviamente, non sono più gli studenti che abbiamo incontrato la prima volta nel 2006, quei tre ragazzi di Cavaria (o giu di lì) che hanno realizzato la saga e l’hanno diffusa a macchia d’olio in rete, unico luogo dove è ancora possibile trovare i primi due episodi: “La compagnia del verginello” e “i due porri”.
Fabio (meglio “Il Fabio” come preferisce essere chiamato) lavora come commerciale alla in una agenzia di lavoro on line, mentre cerca di finire la facoltà di lettere, Il Pujo finita l’accademia lavora in un multisala come operatore, Shella laureato in informatica ora fa il programmatore.
Sono diventati uomini. Ma, soprattutto, sono ormai universalmente diventati la “Casetta Line Cinema” casa di produzione “virtuale” inventata ad hoc in occasione del secondo episodio.
Malgrado i cambiamenti, però, non hanno dimenticato l’impegno di concludere la saga dello Svarione, film culto per i ragazzini di tutta Italia: e per questo si sono creati un "lavoro fisso" il giovedì sera, documentato in streaming ogni settimana, per proseguire nel lavoro ora al 45%, come dice il loro sito.
Nel frattempo, il gruppo su facebook che li sostiene è arrivato a 14mila 500 aderenti: una cifra spaventosa, se si pensa che il gruppo di supporto per Papa Ratzinger conta 870 membri.
E hanno pure ricevuto un premio: «Siamo stati invitati al Fica, Festival Intercomunale del Cinema Amatoriale, nel bresciano, il 17 e 18 aprile scorsi – spiegano – e abbiamo ricevuto il premio per la sezione web, come i più cliccati». E il bello è che non scherzano, quel festival dalla sigla bizzarra esiste davvero.
Ora, l’attesissima preparazione del terzo episodio è in pieno svolgimento: «La trama, come sempre, è in divenire. Noi conosciamo la storia ma non i dialoghi. E da noi l’utilizzo delle parole conta, soprattutto per il titolo, che ancora non è definito» spiega il Pujo. Insomma si lavora alacremente ma ancora non si vede la fine. «Anche perchè noi creiamo “random”, come viene: non andiamo con ordine cronologico. Molte scene poi prevedono la presenza di Mattia, Debora e altri personaggi esterni che non ci sono tutti i giovedì e quindi si improvvisa e ritocca – spiega “il Fabio” – Per i tempi di realizzazione dipende molto dalle disponibilità. E poi, quando devo fare la voce di Gollum faccio un sacco di fatica, perciò con quelle scene non si va avanti molto…»
Le ipotesi sul titolo della terza puntata della saga si sprecano. Anche perchè un punto fermo: il fatto che nell’originale si intitoli “Il ritorno del re”. Mica facile… «Già: un lavoro difficile. Se diciamo il “ritorno del gay” deve tornare un gay e nel caso del “ritorno del padrino” pure – aggiunge "Il Fabio" – Cosa facciamo fare ai nostri protagonisti? In questo senso la trama che man mano si sta realizzando definisce il titolo. Certi particolari del film non vogliamo nasconderli: semplicemente non li sappiamo davvero».
Come nello Svarione 2, ma in forma più divertente e più attenta, ci saranno tante citazioni, cameo di film famosi, citazioni da film storici che tutti conoscono, riconducibili ad altre saghe o altri blockbuster: «Il problema principale del terzo è la tristezza dei personaggi, come si fa a fare qualcosa di simpatico quando piangono dall’inizio alla fine? – commenta Pujo – Godo e Semghei in particolare piangono in continuazione… Comunque, alla fine, abbiamo trovato delle soluzioni anche lì».
Un lavoro monumentale, ormai da tutti riconosciuto come “professionale” e “pure meglio dell’originale”. Ma a questo punto si può considerare amatoriale il vostro lavoro?
«Facciamo con i microfoni della Playstation, lavoriamo su un Pc preso al Lidl 5 anni fa… – conclude Shella – È abbastanza amatoriale, come produzione?»
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