Le polveri sottili ritornano alla soglia d’allarme

Nella giornata di lunedì l'Arpa rileva una media di 50 microgrammi per metro cubo, mentre il sindaco parla di "situazione che si evolve in positivo rispetto alle altre città"

Passate le targhe alterne, rimangono le polveri sottili e le polemiche. Delle misure contro l’inquinamento atmosferico si è parlato in consiglio comunale, a poco più di ventiquattro ore dalla conclusione del blocco del traffico “soft” e del rientro delle polveri sottili sotto la soglia d’allarme. L’aria pulita però è durata poco: nella giornata di lunedì 1 febbraio la centralina Arpa di piazza San Lorenzo è tornata a registrare dati preoccupanti, dal momento che in poche ore la concentrazione di polveri sottili è salita già a 50 microgrammi per metrocubo. Vale a dire appena sotto la soglia critica, che scatta al superamento della "quota 50". 
 
A porre la questione delle risposte a medio termine per intervenire sull’inquinamento atmosferico è Un giorno dopo il blocco, a Gallarate Pm10 già alla soglia criticastato il consigliere Angelo Senaldi, che ha chiesto una riflessione di fronte alla «evidente problematicità presente in città», chiedendo scelte per tutelare «l’aria bene primario dei cittadini». Al di là dell’emergenza messa sotto i riflettori negli ultimi giorni, l’inquinamento da polveri sottili rappresenta un problema che la città condivide con tutti gli altri centri della bassa provincia, così come con tante altri centri della pianura padana. «Il quadro complessivo della presenza di inquinanti, compreso il Pm10, ha avuto una evoluzione positiva rispetto a qualche anno fa» ha risposto il sindaco Nicola Mucci. «La situazione di superamento delle soglie è stata decisamente migliore rispetto alle città limitrofe», come ad esempio le città dell’alto milanese, sia in considerazione di fattori territoriali, sia grazie «politiche adatte». Tra le risposte strutturali messe in campo dall’amministrazione ci sono ad esempio la riconversione totale degli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici e la modernizzazione del parco di autobus urbani circolanti. Quanto alle targhe alterne, Mucci difende il «provvedimento equilibrato» messo in campo, ma spiega che non ritiene necessario riproporre la stessa strada nelle prossime settimane.
 

Nel frattempo però la situazione dell’aria non sembra migliorare. Nella stessa giornata di lunedì – scomparso il vento che ha spazzato le polveri dalle strade – la concentrazione media di Pm10 nell’aria è tornata a quota 50 µg/m³, vale a dire proprio a ridosso della “linea rossa” oltre cui scatta l’allarme (nella foto: il grafico degli ultimi dieci giorni). Un dato identico a quello registrato nella stessa giornata a Saronno e di poco superiore a quello di Busto Arsizio. E anche i dati sul lungo periodo dicono che la situazione gallaratese non è molto diversa da quella degli altri centro dell’asse del Sempione: «Nei due mesi di dicembre 2009 e gennaio 2010 – ha ribattuto Senaldi al sindaco – solo Saronno ha avuto più giorni di superamento dei limiti». E guardando al passato proprio Gallarate ha spesso ottenuto i record negativi della provincia: nel 2007 quasi un giorno ogni tre ha registrato una media di polveri sottili oltre il limite, ma anche lo scorso anno i 35 giorni oltre i limiti stabiliti dalla legge come soglia critica sono stati superati in meno di due mesi. E anche nell’autunno scorso si coglievano i segnali dell’emergenza permanente che si ripropone ogni anno nei primi mesi dell’anno.  

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Pubblicato il 02 Febbraio 2010
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