Il comune aderisce alla giornata antimafia
La manifestazione viene organizzata, come ogni anno, da “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, con la sua rete di associazioni, scuole e cittadini, per celebrare la memoria delle vittime di tutte le mafie
Il Comune di Magnago ha aderito alla XV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, che quest’anno si celebrerà a Milano, sabato 20 marzo.
La manifestazione viene organizzata, come ogni anno, da “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, con la sua rete di associazioni, scuole e cittadini, per celebrare la memoria delle vittime innocenti di tutte le mafie e per ribadire l’impegno quotidiano nella realizzazione di percorsi di legalità democratica e partecipazione civile.
L’iniziativa dell’associazione fondata da don Luigi Ciotti, che è stata presentata alla stampa oggi, si svolge sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, in collaborazione con “Avviso pubblico – Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, la Regione Lombardia, la Provincia ed il Comune di Milano e la Rai – Segretariato sociale e Rapporti con il pubblico; ha poi il patrocinio e l’adesione di numerose altre realtà, ad iniziare da molti Enti locali, compreso, come detto, il Comune di Magnago, e da Organizzazioni non governative provenienti da 30 Paesi europei e da 5 Paesi dell’America latina.
Il programma della Giornata, che quest’anno si svolge all’insegna della parola d’ordine “Legami di legalità, legami di responsabilità” e si rifà al forte richiamo – che proviene dai familiari delle vittime di tutte le mafie – che “La legalità non si insegna, ma si testimonia”, prevede già il 19 marzo un’assemblea con la partecipazione di oltre 500 familiari di vittime di mafia, nonché una veglia ecumenica nella chiesa di San Fedele. Sabato 20 marzo ci sarà la lettura pubblica dei nomi dei caduti per mano delle mafie (circa 900), da coloro che sono stati uccisi perché si opponevano ai criminali per ragioni professionali (magistrati, esponenti delle forze dell’ordine e delle istituzioni) a quanti hanno svolto fino alle estreme conseguenze il loro ruolo senza arretrare di fronte alle minacce della criminalità organizzata (fossero essi giornalisti, imprenditori, sindacalisti, sacerdoti), a tutti gli altri; seguirà un corteo per le strade di Milano, da Porta Venezia al Duomo. Vi saranno anche dei seminari tematici con esperti, giornalisti, magistrati, ecc.
Nelle precedenti edizioni la giornata in ricordo delle vittime delle mafie si è svolta a Roma, Niscemi (CL), Reggio Calabria, Corleone (Pa), Casarano (Le), Torre Annunziata (Na), Nuoro, Modena, Gela (CL), ancora Roma, Torino, Polistena (RC), Bari e Napoli.
Quest’anno la scelta è caduta su Milano e non certo per caso: il tema al centro della Giornata sarà infatti quello della dimensione finanziaria delle mafie.
Del resto la relazione della Commissione parlamentare antimafia della XV legislatura, approvata all’unanimità, ricordava come “Milano e la Lombardia rappresentano la metafora della ramificazione molecolare della ’ndrangheta in tutto il Nord”, mentre inchieste recenti e recentissime hanno riconfermato la presenza della criminalità organizzata anche nell’Altomilanese.
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