Meno tedeschi e più italiani, ma il turismo è in calo
Nel mese di gennaio il settore alberghiero svizzero ha registrato 2,8 milioni di pernottamenti. Un risultato in calo del 2,6 per cento rispetto a quello del 2009
Secondo i risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST), nel mese di gennaio il settore alberghiero svizzero ha registrato 2,8 milioni di pernottamenti. Un risultato in calo del 2,6 per cento (-76’000 pernottamenti) rispetto a quello registrato nel mese di gennaio del 2009. Gli ospiti svizzeri hanno generato 1,2 milioni di pernottamenti, con un calo del 2,3 per cento (-30’000) rispetto all’anno precedente, e i turisti stranieri 1,6 milioni di pernottamenti, con una diminuzione del 2,9 per cento (-47’000).
In termini assoluti sono i tedeschi a registrare la maggior flessione dei pernottamenti: nel gennaio 2010 è la clientela dalla Germania ha registrato 17’000 (-3,3%) pernottamenti in meno rispetto al gennaio 2009. Seguono il Regno Unito e i Paesi Bassi, con rispettivamente 15’000 (-8,8%) e 12’000 (-17%) pernottamenti in meno, nonché la Russia con 8600 pernottamenti in meno (-8,3%). A segnare invece l’incremento maggior in termini assoluti sono gli ospiti provenienti dagli Stati Uniti, con 3300 pernottamenti in più (+4,4%). I turisti italiani ed austriaci registrano una crescita rispettivamente di 3200 (+3,3%) e 2600 (+11%) pernottamenti.
A livello di regioni turistiche, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, sono le regioni alpine a registrare le maggiori diminuzioni dei pernottamenti in termini assoluti nel gennaio 2010. Il calo più importante è osservato nel Vallese, con 37’000 pernottamenti in meno (-7,5%). Seguono i Grigioni e l’Oberland bernese, con rispettivamente 27’000 (-3,5%) e 18’000 (-5,4%) pernottamenti in meno. Le regioni urbane godono invece di una crescita dei pernottamenti. Al primo posto figura Ginevra con 17’000 pernottamenti in più (+9,3%). Seguono la regione di Basilea con 15’000 pernottamenti in più (+19%) e la regione di Zurigo con 11’000 pernottamenti in più (+3,6%).
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