Cattaneo confermato assessore: “Legittimato dal popolo”
Il politico del Pdl dopo il record di preferenze entra in giunta nello stesso ruolo (infrastrutture) ma con una forte legittimazione popolare
Raffaele Cattaneo è stato confermato assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Lombardia. E’ l’unico varesino in giunta. Massimo Buscemi, che però è oramai milanese, sarà assessore alla cultura e ai giovani. Alle 15 e 30 Roberto Formigoni presenta la sua squadra.
«Sono grato a Formigoni per la fiducia che mi ha confermato – commenta a caldo Cattaneo – Varese aveva 3 assessori prima, ma deve comunque essere soddisfatta. Mi sento investito di una grande responsabilità, porterò la voce del territorio ma non solo, perché il mio compito è rappresentare l’intera Lombardia».
Cattaneo delinea subito i suoi futuri obiettivi. «Ci sarà tanto da lavorare, ma questa non è una novità. L’ho riscoperto in questi giorni, in cui ci siamo mossi per avere i fondi europei. Nella mia agenda ci sono la pedemontana, le infrastrutture, i treni, i trasporto. Bisognerà tenere fede a impegni e scadenze sulle infrastrutture e completare le opere nei tempi previsti. In continuità con il lavoro della precedente legislatura
L’obiettivo nuovo sarà dare spallata forte al funzionamento del trasporto pubblico locale dei treni dei pendolari».
Per Raffaele Cattaneo è un debutto in questa giunta molto particolare, segnato da un ruolo politico molto più maturo rispetto a quello di cinque anni fa. «Cinque anni fa non ero in giunta all’inizio, entrai un anno e un mese dopo, ora comincio da assessore. C’è stato di mezzo un passaggio che credo abbia completato un percorso politico. Ho fatto un bagno di legittimazione popolare, i politici sono tali quando sono legittimati a svolgere un ruolo di rappresentanza dal basso, non dall’alto, 14.500, poter portare la voce di un territorio importante con più forza e più determinazione».
La prima riunione è stata questa mattina e non ci sono state ripercussioni dello scontro tra Berlusconi e Fini: «Il clima è molto sereno e di finiani in Lombardia non ne sono pervenuti. Forse ha ragione Bossi, trova più riscontro al sud».
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