Dal Medioevo a internet, i sentieri che hanno fatto la storia
Quasi quattromila chilometri di mulattiere, selciati, ponti di pietra. Un patrimonio culturale da proteggere e che ora può essere scoperto on line
In pochi le conoscono e per questo sono in pericolo. Le vie di comunicazione storiche svizzere sono state incluse dal Consiglio federale della Confederazione tra i monumenti culturali a rischio. A minacciarle, oltre al naturale logorio del tempo, anche l’edilizia e le nuove costruzioni spesso poiché si ignora la loro esistenza. Dove sono quindi questi percorsi e perché sono così importanti? Il consiglio elvetico alcuni anni fa ne ha tracciato un inventario e oggi per diffondere la conoscenza di questo patrimonio ha scelto internet: on line sono infatti disponibili quasi quattromila chilometri di itinerari. Nel portale dell’inventario www.ivs.admin.ch, l’USTRA fornisce informazioni diverse e allo stesso indirizzo è anche possibile scaricare gli opuscoli realizzati per ogni singolo Cantone, che presentano in modo chiaro e semplice le vie di comunicazione storiche e i principali oggetti cantonali inseriti nell’inventario. Tutte le vie possono inoltre essere visualizzate all’indirizzo http://ivs-gis.admin.ch.
«Le fortificazioni, le città medievali, i giardini barocchi o i complessi industriali di valenza storica vengono solitamente considerati beni culturali da proteggere – spiegano dal Consiglio Federale -. Tuttavia essi non sono i soli testimoni del passato: anche mulattiere, selciati, ponti in pietra e muri a secco ci svelano aspetti legati alla quotidianità dei nostri antenati. Dalla metà del secolo scorso, il nostro paesaggio culturale subisce cambiamenti sempre più invasivi: l’attività edilizia privata e commerciale, come pure il potenziamento delle reti viarie e ferroviarie, mettono in pericolo la sopravvivenza delle vie di comunicazione storiche. Per poter conservare il loro valore quali testimonianze delle attività delle generazioni passate, occorre averne cura e proteggerle da interventi inappropriati».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GianPix su Un quaderno per chi ne ha bisogno: arriva a Varese lo “zaino sospeso”
Felice su Varese è la “capitale dei cani” in Insubria: oltre 9mila gli amici a quattro zampe registrati
lenny54 su Anche Laveno rompe il silenzio su Gaza
Felice su Anche Laveno rompe il silenzio su Gaza
fracode su Varese ancora in piazza per la Palestina: "Rompiamo il silenzio contro il genocidio"
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.