Napolitano firma il legittimo impedimento

Lo scudo processuale, approvato in via definitiva dal Senato il 10 marzo scorso, entra in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato la legge sul legittimo impedimento. Il provvedimento, approvato in via definitiva dal Senato il 10 marzo scorso, entra quindi in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il testo prevede che le attribuzioni previste dalla legge che disciplina l’attività di governo e della presidenza del Consiglio, dal regolamento interno del Consiglio dei ministri, le relative attività preparatorie e consequenziali, nonché di ogni attività comunque "coessenziale" alle funzioni di governo costituiscano legittimo impedimento per il premier a comparire alle udienze penali che lo vedono imputato. Stesso trattamento vale per i ministri. Sarà Palazzo Chigi ad autocertificare l’impedimento.
Si tratta sostanzialmente di uno scudo processuale di 18 mesi per il presidente del Consiglio e per i ministri.

Immediata la reazione del leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, che però questa volta evita le critiche dirette al capo dello stato e dichiara: «cosa fatta capo ha», annunciando il ricorso al referendum. «Per quanto ci riguarda – ha detto DiPietro – non perderemo neppure un momento a disquisire di chi sia la colpa e, soprattutto, a chi giovi questo provvedimento che riteniamo incostituzionale e immorale. Per questo chiederemo direttamente ai cittadini tramite referendum se sono d’accordo sul fatto che in uno stato di diritto, come riteniamo debba essere il nostro, si possa accettare che alcune persone non vengano sottoposte a processo come succede a tutti gli altri cittadini quando vengono accusati di aver commesso un reato".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Aprile 2010
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