Prudenza, migliore amica dei benzinai
Rapine, furti e vandalismi, i gestori corrono ai ripari con un decalogo, consigliato dai carabinieri. Presto un super occhio elettronico anti rapina
“Non c’è pugno, non c’è spinta o violenza, anche minima, che valga l’incasso di una giornata”. La regola d’oro, ripetuta dei carabinieri ai benzinai, è di non reagire mai. Certo, a volte chi punta la pistola ad un benzinaio per avere i soldi può spingersi oltre. L’ultimo dei fatti che è ancora alberga nella testa di tutti avvenne a Gorla Minore il 22 febbraio scorso: a rimanere a terra Angelo Canavesi, collega della trentina di benzinai che giovedì sera ha partecipato all’incontro promosso dalla Faib Confesercenti, una delle associazioni di categoria che li rappresenta. Con loro Dario Mineo (nella foto da sinistra, accompagnato da Gianni Lucchina e Paolo Longo), capitano dei carabinieri e alla guida della compagnia di Varese. I suoi sono consigli che subito sono stati ribattezzati “i punti del decalogo di comportamento” destinati agli esercenti senza i quali il Paese si fermerebbe. In realtà sono regole di buon senso che i distributori ben conoscono e per questo la serata è servita ricordare che le forze dell’ordine sono sul territorio e ne hanno il controllo. “Certo, spesso anche una minima collaborazione può cambiare le carte in tavola – ha spiegato il capitano Mineo. Basti pensare a chi pianifica un colpo: magari il malvivente si apposta, o tiene comportamenti sospetti. In questi casi non bisogna esitare, ma chiamare il 112. Se vedete qualcosa di strano chiamate subito: ciò che sembra ininfluente per un esercente, diventa una tessera di mosaico quando viene letto nel suo complesso, e permette di intervenire per tempo”.
Certo la lista dei problemi, che non fanno notizia ma fiaccano un mestiere già duro è lunga: furti, tanti e frequenti, anche ai raccoglitori di banconote; vandalismi, specialmente la notte; truffe sul carburante acquistato in pochi minuti e per somme considerevoli. E poi le aggressioni: “Nascono spesso da litigi per l’applicazione degli sconti sulla benzina – continua nell’elenco Paolo Longo, presidente di Faib – . La legge ci obbliga a verificare la corrispondenza della carta sconto con la tessera: da qui derivano lamentele, male parole che molto spesso si trasformano in aggressioni ai nostri danni”. Poi la questione della sicurezza degli impianti. Gianni Lucchina, direttore di Confesercenti ha accennato ad un nuovo sistema di controllo con telecamere su cui si sta attendendo il via libera della Prefettura.
“Si tratta di impianti che si plasmano alle esigenze dei singoli esercizi – ha spiegato Maurizio Fratini, titolare di un’azienda varesina che ha collaudato il sistema – . Sono macchine che interagiscono con le forze dell’ordine, ed in tempo reale. Le immagini non sono quelle di telecamere a circuito chiuso, ma videocamere che permettono di riprendere sempre ciò che accade e farlo arrivare agli occhi umani. Nel caso di un rapinatore, le pattuglie hanno in tempo reale targa, modello e altri particolari che possono inchiodare chiunque”.
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