I ragazzi lonatesi fotografano via Gaggio

Sabato 29 maggio la premiazione del concorso fotografico promosso dal Consiglio Comunale dei Ragazzi e dedicato alla zona di brughiera e bosco minacciata dalla terza pista

I ragazzi del Consiglio Comunale dei Ragazzi hanno organizzato un concorso fotografico su Via Gaggio, che ha prodotto una mostra fotografica attualmente esposta  nel complesso del San Michele fino a sabato 29 maggio, aperta dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15 alle 18,00. Proprio sabato, alle 10, avverrà la premiazione.
“Quali sono state le ragioni che hanno suggerito a noi ragazzi del CCR di allestire una mostra fotografica su via Gaggio? Senza dubbio la voglia di sensibilizzare e ricordare ai nostri concittadini quale immenso tesoro è la via Gaggio, ultimo lembo della vasta brughiera gallaratese, un luogo di storia, di cultura e natura, tanto da poterla considerare un vero e proprio “museo”all’aria aperta. Ma non è solo questo il motivo. La mostra fotografica è la nostra “silenziosa” protesta contro chi vuole cancellare via Gaggio, per far spazio alla terza pista,che dovrebbe lanciare lo scalo della Brughiera verso il futuro. Ma quale futuro? Ci viene, da più parti ricordato che il progresso non può essere fermato, ne va del bene dell’umanità! Forse; però, sostenendo ciò non ci ricordiamo di un termine: sviluppo ecosostenibile, che è il principio che dovrebbe guidare le nostre scelte. Il guadagno economico non può essere l’unico obiettivo da raggiungere, ci sono altri aspetti della vita di un uomo da prendere in considerazione come la sua salute , che viene garantita anche dall’avere aria respirabile e acqua pulita, o il suo tempo libero da godere con gli altri all’aperto, in luoghi che favoriscono la socializzazione.
In poche parole, bisogna non dimenticare che si deve rispondere alle esigenze del presente senza pregiudicare le capacità delle future generazioni di rispondere alle loro necessità.Alcuni dicono che “ i giochi sono fatti” , quindi, ogni forma di protesta in difesa di via Gaggio è un’inutile perdita di tempo, è come trasformarsi in Don Chisciotte contro i mulini a vento. E’ possibile che sia proprio così, ma tentiamo , comunque, di gridare il nostro “No”, potremmo sempre dire a coloro che verranno e ai quali racconteremo:”Una volta qui c’era via Gaggio…”, che anche noi c’eravamo a tentare l’impossibile, non rassegnandoci dinanzi al vantaggio economico di pochi.
Allora andate, dopo aver visto la mostra, a fare una passeggiata o una biciclettata in via Gaggio, guardatela con occhi nuovi , forse potrebbe essere l’ultima volta che potreste farlo, prima che le “fameliche” ruspe inghiottano il nostro ultimo lembo di Paradiso”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Maggio 2010
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