Piazza Toselli, Farioli frena sulle ipotesi di soluzioni rapide
Il sindaco Farioli in commissione opere pubbliche mette le mani avanti: "un intervento è delicato e va pensato con attenzione, per evitare di ritrovarsi nella medesima situazione"
La seduta di giovedì della commissione opere pubbliche, presieduta da Giuseppe Angelucci (PdL), ha visto il rilancio della discussione su una serie di interventi ora finanziati e inseriti nel piano delle opere, come quelli sulla via Vespri Siciliani (attesi dal 2003…), e interrogazioni varie, soprattutto da parte del PD (D’Adda) su situazioni locali segnalate dai residenti – giardinetti di Sant’Edoardo, situazione del centro di Sant’Anna, lavori su scuole. In generale, è stato notato dai dirigenti comunali, il maltempo di questo mese non ha giovato all’avvio di lavori e interventi vari.
Il sindaco Farioli ha poi fatto riferimento anche alla situazione della piazza Toselli (foto) di Borsano, caratterizzata da una sistemazione che ha incontrato la netta contrarietà degli esercenti e di buona parte dei residenti della frazione, letteralmente tagliuata in due dal punto di vista della viabilità senza che dalla parziale pedonalizzazione della piazza si siano ricavati quei gran vantaggi di fruibilità sociale. Persi i parcheggi, stroncato il passaggio e in picchiata le vendite, presto fra i negozianti, almeno quelli che non hanno ancora chiuso, è scattato il coro del " si stava meglio quando si stava peggio", ma sulle ipotesi di interventi a poco prezzo per sbloccare a viabilità e ripristinare puramente e semplicemente il passaggio il sindaco frena.
Dall’ultimo incontro tenuto il mese scorso, riferiva Farioli, «non è emersa una gran proposta». I pareri sul da farsi sono discordi, frammentari e contraddittori, concludeva il primo cittadino: «vediamo se riusciamo a fare una controproposta prima dell’estate, valutandone la sostenibilità». La proposta più banale era di riaprire un passaggio veicolare, «ma ciò non garantirebbe di sè la possibilità di fermarsi». L’idea dell’amministrazione è quindi di riprendere la questione in modo più articolato, «con la contestualizzazione dell’intorno e dei parcheggi». «Occorre molta responsabilità, perchè si va a variare un lavoro già fatto e non vorrei che anche intervenendo ci si ritrovasse poi nella medesima situazione».
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