Questione Corte dei Conti, “lo stipendio del dipendenti non si tocca”

La questione delle restituzioni di somme richieste al personale continua a tenere banco a Palazzo Gilardoni. Le notifiche sono ormai giunte ai numerosissimi dipendenti interessati in passato dalle passate promozioni irregolari contestate dalla Corte dei Conti, e mentre i sindacati valutano con attenzione tutte le opzioni legali per resistere, si muove il gruppo consiliare del Partito Democratico con un’interrogazione urgente a risposta in commissione bilancio

Il gruppo consiliare prende atto della lettera pervenuta al personale dipendente, con cui questa Amministrazione chiede la restituzione delle somme cosiddette ‘indebitamente percepite’; ricorda che,
nell’assemblea in cui i dipendenti davano mandato ai sindacati di firmare l’accordo col comune per la restituzione della somma allora definita come forfettaria – cosa per altro avvenuta – "era stato detto dai responsabili del gruppo di lavoro presenti in tale sede, tra cui l’allora Segretario Comunale Giacomo Rossi, che si poteva prevedere la possibilità di non toccare lo stipendio base del lavoratore, ma di trattenere dallo stipendio solo la parte aggiuntiva riguardante premi di produzione o quant’altro".

Detto ciò, si chiede se l’amministrazione "intenda seguire tale indirizzo, che sarebbe il meno oneroso per i lavoratori i quali, fra l’altro, non sono responsabili delle somme a loro accreditate in eccesso, ragione per cui non sono imputabili di responsabilità oggettive e consapevoli nella vicenda occorsa"; non chè di provare con ogni mezzo ad individuare "una soluzione che non tocchi il quinto dello stipendio, già basso di per sé, evitando così che tale intervento venga a danneggiare pesantemente i lavoratori coinvolti e le loro famiglie".