Bresciani: “Vogliamo una sanità vicina al malato e al territorio”

Dalla sede del Carroccio l'assessore ha anticipato il programma dei prossimi cinque anni. A Varese l'investimento più importante riguarderà l'Ospedale dei bambini

assessore bresciani presentazioni linee programmatiche sanitàDalla sede di via Magenta del Carroccio l’assessore regionale Luciano Bresciani ha presentato oggi le linee del programma di sviluppo della sanità per i prossimi cinque anni. Un piano che, come hanno ricordato i rappresentanti del gruppo provinciale sanità della Lega Nord, continua quanto già intrapreso nella scorsa legislatura e che dovrà rispondere in modo efficiente all’aumento della longevità della popolazione. «Vogliamo portare la sanità al malato che è la parte più fragile del sistema – ha spiegato Bresciani – e punteremo su uno sviluppo del settore concentrato sul territorio. Da una parte cercheremo di migliorare la qualità del sistema d’altra di sviluppare la rete dei servizi offerti». Bresciani ha parlato più volte di come le nuove tecnologie hanno cambiato e cambieranno il modo di curare i pazienti: «I progressi, dall’elaborazione delle immagini alla farmaceutica hanno modificato il funzionamento della sanità e dei ruoli della medicina di primo e di secondo livello. Il nuovo piano cercherà dunque di suddividere meglio le funzioni dei medici generali, che accolgono il malato nel momento della diagnosi iniziale da quelle degli ospedali. Particolare attenzione sarà concentrata inoltre sul trattamento dei pazienti "cronici" per evitare l’ospedalizzazione e favorire la cura del paziente a casa propria. A questo affiancheremo con il tempo anche delle strutture alternative specifiche». 

Ma le nuove tecnologie serviranno anche "per spostare i neuroni": «È nostro obiettivo – ha aggiunto – costruire la rete. Non pensare più l’ospedale come il box, fatto di unità operative ma come centro di funzioni di alto, medio e basso livello. La logica della rete, dei nodi e dei cluster sarà il futuro della sanità lombarda. Arriveremo ad avere una rete provinciale degli ospedali con dei focus di specializzazione in base alla domanda specifica del territorio».

A Varese gli investimenti più importanti riguarderanno l’Ospedale del bambino, il ponte del sorriso che diventerà una "filiera materno infantile". «La prima fase – ha ricordato l’assessore – sarà portata a termine entro il 2011 prevede lo sgombero della vecchia struttura e il concentramento dei servizi in quella esistente. La seconda fase, che prevede un investimento di 20 milioni di euro riguarda invece la costruzione entro il 2013 del nuovo ospedale mentre la terza ed ultima fase è ancora da finanziare».

Per quanto riguarda i conti l’assessore ha annunciato che la spesa complessiva per la sanità sarà di 16,8 miliardi di euro all’anno, l’1,71 in più rispetto all’anno scorso. La manovra del Governo, ha aggiunto, non rappresenta per il momento un problema «perché va a toccare solo marginalmente il settore. Spostando la medicina sul territorio riusciremo a ridurre del 30 per cento le spese variabili».  Bresciani ha toccato infine i rapporti tra il mondo universitario e quello delle imprese: «La sanità riveste anche un ruolo di sviluppo locale: mette infatti in relazione il mondo della ricerca con quello dell’industria. In Lombardia abbiamo chiesto alle sei università di medicina della regione di legarsi insieme per creare una rete di ricerca e ottenendo così 1254 prodotti certificati l’anno e un network di ricerca regionale».

La bozza del programma sarà presentata nelle diverse province lombarde entro il 25 giugno, passerà poi in giunta il 30 giugno e successivamente in commissione e in consiglio regionale.


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Pubblicato il 17 Giugno 2010
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