Contro la crisi, il “salvagente” della bilateralità

Le micro e piccole imprese non hanno licenziato e si autofinanziano. L’Elba ha assicurato centinaia di migliaia di euro per mantenere occupazione e professionalità

Senza Confidi ed Enti Bilaterali – la cui partita è stata giocata con particolare decisione, sin dal 1983, dal sistema Confartigianato – la crisi sarebbe stata più dura. Non si può non sottolineare, infatti, il ruolo della bilateralità (a disposizione della sola micro e piccola impresa dal lontano 1988, ed ora esteso ad altre tipologie aziendali) quale strumento orientato al territorio (alla tutela, alla ripresa, allo sviluppo) ed in grado di stimolare il dialogo e il rapporto tra lavoratori e imprenditori.
«In questi ultimi anni di recessione, grazie alla bilateralità nessun imprenditore della micro e piccola impresa ha fatto ricorso al licenziamento – dichiara Giorgio Merletti (foto), presidente di Confartigianato Imprese Varese. Si sono ridotte le ore lavorative, si è andati in Cassa Integrazione, si è deciso insieme – collaboratori e imprenditori – di diminuire il proprio salario in attesa delle nuove commesse. Ma nessuno è stato lasciato a casa. Il momento nero dell’economia italiana ha trovato, anche nei contributi erogati dalla bilateralità, un filtro salva-impresa. E proprio in quest’ottica si è deciso, quest’anno, di inserire nuove provvidenze dedicate al mantenimento occupazionale, sostegno al reddito, riduzione del costo del credito e contributo alla scolarità». 

I  numeri dicono quanto le micro e piccole imprese abbiano trovato negli Enti Bilaterali un “salvagente” economico. Al 28 febbraio, solo per il contributo dedicato al mantenimento occupazionale, in provincia di Varese sono state accettate 318 domande per un ammontare di 130mila euro erogati. Su undici province, Varese si colloca al primo posto: a seguire Bergamo con 86mila euro e Como con 64mila euro.
Allo stesso modo, quale contributo integrativo ai lavoratori in cassa integrazione, sono state accettate 104 domande per un totale erogato pari a oltre 45mila euro. Sul nostro territorio sono stati concessi, nel corso del 2009, contributi per oltre 800mila euro a fronte di circa 2000 domande presentate. A questi si sono aggiunti i contributi per i contratti di solidarietà e di sospensione lavorativa, pari ad un’erogazione di 900mila euro. Contributi dati direttamente dall’Ente Bilaterale in caso di crisi aziendale e per il mantenimento occupazionale e professionale dei lavoratori.
«La costituzione degli Enti Bilaterali – conclude Merletti – nasce dalla necessità di prevedere ammortizzatori sociali per i lavoratori (contratto di solidarietà e sospensione) e di mantenere invariate le 16 ore di riduzione di orario di lavoro. Grazie alla bilateralità, in 15 anni le micro e piccole imprese hanno risparmiato circa due miliardi di euro a (livello lombardo) ed oltre 9 miliardi di euro a livello nazionale. È questo che sanno fare le MPI: autofinanziarsi per facilitare la ripresa. E questo non è da tutti».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Giugno 2010
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