I comuni lombardi scioperano in massa
La segreteria regionale della Cgil ha reso note alcune percentuali relative alla partecipazione allo sciopero generale
La segreteria regionale della Cgil ha reso note alcune percentuali relative alla partecipazione allo sciopero. Secondo i dati forniti dalla Funzione Pubblica Cgil della Lombardia tra i lavoratori pubblici è stato superato il 60%.
Sanità pubblica – Importante l’adesione nel comparto, con punte oltre il 65% (Ospedale di Niguarda, ICP di Milano, Ospedale di Melegnano oltre il 70%; ASL di Monza e Brianza oltre il 70%; i Centri Unici di Prenotazione della provincia di Monza e Brianza hanno chiuso). Chiusi il cup (Centro unico di prenotazione) degli ospedali di Cittiglio e Luino. All’ospedale di Busto Arsizio chiusi il centro prelievi e il reparto di senologia. A Saronno chiuso il centro prelievi.
Sanità privata – La media di adesione ha superato l’80%, con risultati significativi all’Istituto Galeazzi (85%) e alla Madonnina (90%).
Enti locali – La percentuale media di adesione allo sciopero dei comuni lombardi ha superato l’80% (Comuni di Rozzano, 90%; Sesto San Giovanni, 80%; Cavenago, 85%, Besana Brianza, 60%). Alcuni Comuni sono rimasti chiusi, come il Comune di Pessano con Bornago e il Comune di Gorzonzola. Chiuse, a Milano, la Biblioteca Sormani, l’Anagrafe e le sedi INPS. Il Servizio idrico integrato ha visto un’adesione pari all’80%. Mentre le Agenzie delle Entrate oltre il 70%.
Nel Socio-assistenziale, data la particolarità del servizio, il superamento del 50% di adesione rappresenta un risultato importante. Agli asili nido in appalto al Comune di Milano, la percentuale ha superato il 55%.
Metalmeccanici – Alte anche le percentuali in tutti i settori privati, in particolare tra i metalmeccanici: a Varese 100% alla Ficep, 90% alla Wirpool, il 60% alla Gollio e a Pavia il 70% alla Genset e alla RC metalmeccaniche e buona partecipazione nei settori edili e del commercio. All’Iveco di Mantova il 75% dei reparti produttivi, mentre alla Marcegaglia l’85% e alla Belleli il 100%. Sempre a Mantova il 98% all’alimentare Levoni, l’80% alla Grazioli, il 70% alla Novellini del settore del commercio e il 50% alla Mantova Surgelati e alle Cartiere Burgo. In Brianza alla Candy ha scioperato il 90%, l’85% alla VRV. Ancora in Brianza alla Pellegrini c/o Alcatel, del settore del commercio, ha scioperato il 100% dei lavoratori, 85% all’Arcelor e 80% alla Vebeco, sempre dello stesso settore; alla chimica ISA di Lentate si è registrato il 70%, il 60% alla Bausch e alla Elesa del comparto chimico e alla Boffa di Lentate del settore edile; il 30% alla Star dell’alimentare. 90% nelle metalmeccaniche di Lecco Fomas Merate, Franci Valmadrera, Lanfranconi, 85% Calvi, 80% Melesi, 70% Lucchini.
A Bergamo oltre Il 60% alla Dalmine, l’85% alla Somaschini, il 70% alla Same e alla Nicotra, l’85% alla Lupini Targhe. Nelle fabbriche metalmeccaniche milanesi si è raggiunto il 100% alla Mamoli, alla Kone, alla Faema, alla Greif, l’85% alla Nacco, l’80% alla Jabil, alla Cimbali, alla BCS, alla Tamini, il 75% alla Lobo, il 70% all’Ansaldo Sist. Ind., all’Iveco, alla Microfusione e alla Alstom Ferrovie, 65% all’Alstom Power.
Lo sciopero si è fatto sentire anche in altri settori, a Milano nel commercio e nel Turismo percentuali del 95% alla libreria Mondadori e al Mc Donald di Via Sabotino, del 75% alla Sma di via Padova, 70% allo Star Hotel Ritz, al Westin Hotel Palace, alla CGT, il 65% alla Rinascente Duomo, al Carrefour di Carugate, all’Ikea di Corsico.
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