Il Pd cerca il candidato sindaco, Di Rienzo nella rosa dei papabili?
L'ex-preside dell'Itc Tosi, dopo il bagno di popolarità dei giorni scorsi, dice di aver ancora voglia di divertirsi e raggruppa gli ex-studenti mentre Erica D'Adda non fa nomi e annuncia che a breve verrà ufficializzato il candidato
Le elezioni amministrative a Busto Arsizio si avvicinano e il Pd, principale partito dell’opposizione in Consiglio comunale, sta lavorando alacremente per contrapporre alla sempre più probabile ricandidatura di Gigi Farioli per il centrodestra, sempre che la Lega Nord non provi una sortita a sorpresa con un suo candidato. Voci di corridoio mettono sul piatto dei papabili alla candidatura a sindaco l’ex-preside dell’Itc Tosi Benedetto Di Rienzo, sull’onda della grande emozione che ha suscitato la sua uscita dalla vita della scuola pubblica. Voci però non confermate dalla portavoce dei democratici bustocchi, Erica D’Adda: «Noi non abbiamo preso in esame nessun nome, per ora stiamo parlando di metodo, di programma e di progetto. Siamo aperti al contributo di tutti, se qualcuno vuole candidarsi siamo raggiungibili, l’importante è interloquire in modo corretto».
Le carte in regola ci sono: la sua popolarità, incredibilmente salita con le sue dimissioni da preside, gli ottimi risultati conseguiti nella scuola da lui diretta per tanti anni, il bisogno di una persona che sappia motivare il frustrato popolo della sinistra dal Pd a Rifondazione Comunista, passando dai componenti di Manifattura Cittadina a Sinistra Ecologia e Libertà, senza dimenticare i tanti che hanno votato Movimento a 5 Stelle alle Regionali.
L’interessato, intervistato in occasione del primo incontro tra gli ex-alunni della scuola, non si scompone di fronte alla domanda su cosa farà l’anno prossimo: «Voglio continuare a divertirmi – risponde – così come ho fatto in tutti questi anni a scuola, con i miei alunni. Sto creando l’associazione degli ex-alunni, questo è il mio principale obiettivo oggi». Ma domani chissà, la politica lo ha già proposto come candidato del centrosinistra a Castellanza nel 2006: «Non andò benissimo – ricorda Di Rienzo – ma io sono qui con le mie idee e la mia visione del mondo. Non so se la politica potrà permettermi di fare quello che ho in mente».
Questa la sibillina risposta di Di Rienzo che non chiude nessuna porta ma lancia un messaggio ai naviganti che, naturalmente, hanno buone orecchie per intendere ma, al momento, non scoprono le carte: «Fino ad adesso nei nostri incontri non si sono fatti nomi ufficiali – insiste Erica d’Adda – ma c’è una rosa di persone che potrebbero essere candidate. L’unica cosa che posso dire è che entro l’autunno diremo chi sarà il nostro candidato e quali forze lo sosterranno. Al candidato che verrà diremo che anche di fronte alla sconfitta dovrà prendersi le sue responsabilità e rimanere a capo dell’opposzione se sarà necessario. La politica non è un carro sul quale farsi trasportare per poi scendere quando non ci si diverte più». La situazione delle alleanze appare ancora fluida, le alleanze sono ancora da definire e sempre Erica D’Adda chiede perchè le variegate forze che compongono la sinistra bustocca non abbiano cercato il Partito Democratico prima:: «Bisogna creare qualcosa che vada oltre l’alleanza temporanea per le elezioni – conclude la responsabile del partito a Busto – solo così si può pensare di ottenere la fiducia della gente che ci deve votare».
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