Occhio alla “vespa asiatica”, nemica dei castagni

Il Dryocosmus kuriphilus o cinipide è un insetto che attacca gli alberi fino a provocarne la morte, nei casi di peggiore infestazione. Dalla Provincia alcuni suggerimenti. Niente insetticidi, non servono: opporre altri insetti predatori e potature accurate

Nel mese di maggio appena trascorso, è stata accertata in tutti i Comuni della nostra Provincia la presenza dell’insetto Dryocosmus kuriphilus, meglio noto come Cinipide del castagno o vespa asiatica, che provoca la formazione di vistose galle (ingrossamenti di forma più o meno rotondeggiante dovuti alla reazione della pianta all’attacco dell’insetto) di 0,5 – 4 cm di diametro, all’interno delle quali si sviluppano gli stadi giovanili. Inizialmente tali galle sono di colore verde chiaro, ma in seguito diventano rossastre; possono coinvolgere i germogli, le foglie o la base degli amenti maschili. In caso di forti infestazioni si può andare incontro ad un arresto dello sviluppo dei germogli, con conseguente riduzione della crescita delle piante colpite e calo della produzione di castagne (anche fino al 60 – 70%). In alcuni casi le piante possono anche morire.

Per contenere la diffusione di questo parassita è utile adottare alcuni accorgimenti:

I proprietari delle piante attaccate dall’insetto dovrebbero segnalare la presenza dell’insetto all’ERSAF (vedasi i riferimenti a piè pagina), in modo tale da poter contribuire ai programmi di monitoraggio e di contenimento dell’insetto;
Sulle piante colpite è essenziale agire tramite la potatura dei rami sui quali sono presenti le galle, in modo tale da cercare di isolare la diffusione della patologia. I rami di potatura debbono poi essere bruciati, in osservanza ai regolamenti locali e adottando tutte le più opportune cautele; questa pratica è fondamentale poiché è l’unico modo per eliminare definitivamente le larve e gli insetti contenuti nelle galle. Nel caso siano presenti piante gravemente colpite bisogna provvedere prima al taglio e poi alla completa bruciatura della pianta stessa;
Le prove eseguite sino ad ore hanno dimostrato che non esiste in commercio alcun prodotto fitosanitario in grado di contrastare il Cinipide; vanno quindi evitate inutili spese per trattamenti insetticidi;
L’unico metodo efficace per combattere il parassita è la lotta biologica mediante l’introduzione del parassitoide Torymus sinensis; poiché bisogna attendere il ciclo di sviluppo del parassitoide, è chiaro che questo tipo di pratica richiede tempo prima di manifestare i propri risultati.

L’ERSAF, in collaborazione con la Regione Lombardia, ha da tempo avviato un programma di monitoraggio e di controllo dello sviluppo del Cinipide; a tal riguardo in alcuni focolai presenti ha già provveduto a rilasciare insetti adulti di Torymus sinensis al fine di intraprendere la lotta biologica.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Giugno 2010
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