Pellicini: “Inopportuna la scelta della nuova sede di comunità montana”
Così il sindaco: “In periodo di ristrettezze, investire sulla riqualificazione del patrimonio dell'ente, non negli affitti”
Questa mattina, 30 giugno, un comunicato stampa di Comunità Montana valli del Verbano dava notizia della decisione di cambiare la sede dell’ente, dall’attuale di via Collodi, a Luino, in un immobile di Cassano Valcuvia.
Nel pomeriggio la replica del sindaco di Luino Andrea Pellicini (foto) che critica le parole del presidente di comunità montana Marco Magrini e ripropone la sua posizione in merito.
Il Presidente Magrini si risparmi inutili provocazioni, riferendosi alle mie dichiarazioni sui giornali. Quanto è accaduto l’altra sera in Comunità Montana sta invece a dimostrare che le mie preoccupazioni erano fondate.
Il Comune di Luino ha sempre partecipato, con l’Assessore Alessandro Barozzi e il Consigliere Alessandro Casali, alle assemblee della Comunità Montana e alle audizioni della commissione sul trasferimento della sede. Abbiamo sempre espresso parere contrario, ritenendo inopportuno che, in una situazione di incertezza sul futuro delle comunità montane e di scarsità generale di risorse, si andasse a prendere in affitto un nuovo sito, disperdendo fondi rilevanti che invece possono essere investiti per la riqualificazione del patrimonio dell’ente. Questa posizione è stata ribadita l’altra sera in assemblea dal consigliere del Comune di Luino Alessandro Casali. Se poi la volontà di Magrini è quella di accentrare a Cassano Valcuvia tutti gli enti di cui è presidente, questo è un altro discorso. La comunità montana può avere una sede unica operativa a Luino nell’immobile di cui è proprietaria e mantenere l’assemblea dei sindaci al Pradaccio di Laveno. Su questa proposta Luino non è sola, ma ha il sostegno degli altri otto comuni che hanno votato contro il trasferimento e che non vogliono morire nella Valcuvia Servizi.
Andrea Pellicini
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