Festa di San Cristoforo tra la benedizione… e la mongolfiera
Appuntamenti tradizionali e nuove proposte per la festa del patrono della città: quest'anno la Pro Loco farà alzare anche una mongolfiera, per ammirare dall'alto il centro cittadino
La città si prepara ai festeggiamenti per il patrono San Cristoforo, che nel 2010 cade di domenica. Come ogni anno si ripetono gli appuntamento tradizionali legati alla festa del patrono: si parte venerdì sera con la benedizione degli automezzi, all’area mercato di via Torino, alle 20.45. Sabato alle 11 è invece in programma nella Basilica di Santa Maria Assunta la Messa solenne concelebrata dai parroci della città, con la tradizionale offerta dei ceri. Molto meno tradizionale è invece la presenza della mongolfiera in piazza Libertà, che dalle 20 alle 23 offrirà l’imperdibile spettacolo della vista dall’alto del centro storico e della città intera.
Domenica 25 luglio, infine, il decano di Gallarate monsignor Franco Carnevali benedirà la città dal sagrato della Basilica (alle 21). A seguire, sempre in Piazza Libertà, è previsto il grande bandistico, con il coinvolgimento di tre bande, quelle di Crenna, Samarate e Jerago.
La devozione per San Cristoforo è recente, a partire dal 1732, quando gli abitanti del borgo si affidarono al santo traghettatore per chiedere protezione dalle inondazioni del torrente Arno, le cui acque attraversavano direttamente il borgo (l’antica corsia dell’Arnetta corrisponde alle vie verdi e don Minzoni). Una motivazione testimoniata anche dall’affresco che si trova all’interno della Basilica, accanto alla sacrestia, che rappresenta San Cristoforo con il bambino sulle spalle che attraversa le acque dell’Arnetta che hanno invaso il centro storico (sullo sfondo si vede l’antica collegiata demolita nell’ottocento per lasciare posto alla Basilica).
La devozione per San Cristoforo è recente, a partire dal 1732, quando gli abitanti del borgo si affidarono al santo traghettatore per chiedere protezione dalle inondazioni del torrente Arno, le cui acque attraversavano direttamente il borgo (l’antica corsia dell’Arnetta corrisponde alle vie verdi e don Minzoni). Una motivazione testimoniata anche dall’affresco che si trova all’interno della Basilica, accanto alla sacrestia, che rappresenta San Cristoforo con il bambino sulle spalle che attraversa le acque dell’Arnetta che hanno invaso il centro storico (sullo sfondo si vede l’antica collegiata demolita nell’ottocento per lasciare posto alla Basilica).
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