“Il vero bavaglio sarà per chi combatte la mafia”

Nando Dalla Chiesa è stato ospite alla festa della Schiranna. Un incontro dedicato alle mafie e alla presentazione dell'ultimo libro "Poliziotta per amore" edito da Melampo

nando dalla chiesa«Non mi basta essere "contro" io questi li voglio sconfiggere per davvero». Dire che in Lombardia c’è la mafia può far meravigliare quanto sembrare banale. Ma di fronte ai numeri, come quelli che ha ricordato ieri sera Nando Dalla Chiesa, è impossibile non provare almeno un senso di inquietudine: «Questa regione – ha detto durante il suo intervento alla festa della Schiranna di Varese – è la quinta per il numero di beni e la terza per il numero di aziende confiscati alla mafia. Come si può dire ancora che non esiste?». E poi: «La procura di Milano ha recentemente arrestato 2.500 affiliati, significa persone in grado di usare le armi. Sono una cifra che equivale quasi quella delle forze dell’ordine. Nel ’98 il maxiprocesso di Milano, perché anche qui ce ne sono stati di maxiprocessi, si è concluso con 65 ergastoli. Senza precedenti in tutta la storia giuridica italiana».

Ma mentre le operazioni delle forze dell’ordine proseguono svolgere le indagini potrebbe, nel prossimo futuro, diventare più complesso e su questo il commento dello scrittore e sociologo, è durissimo: «È vero che il disegno di legge sulle intercettazioni ha provocato le reazioni dei giornalisti – ha commentato – ma non è solo la stampa ad esserne toccata. Questa è una legge che protegge i delinquenti, è una legge contro le inchieste. Come può togliere la capacità di indagare delle intercettazione in un paese che è stato così tanto segnato dal sangue nella sua storia. Si dice che i reati di mafia saranno esclusi da questi limiti, ma che ne sarà dei reati satellite? Gli incendi, le esplosioni misteriose? Gli effetti di questo provvedimento li pagherà il nord e chi ha parlato di sicurezza per tutto questo tempo dovrebbe ribellarsi».

Di criminalità organizzata davanti a un pubblico attento e ammutolito si è parlato per tutto l’incontro moderato dal giornalista di VareseNews Michele Mancino, il consigliere provinciale Luisa Oprandi e Marco Regazzoni, studente di Dalla Chiesa. Eppure a sentire quelle parole non ci si abitua. È molto più semplice credere che la mafia, la ‘ndrangheta o la camorra siano qualcosa di lontano almeno geograficamente. Ma non è affatto vero: la provincia di Varese è stata teatro dei sequestri, qui è stato ucciso il figlio di Cutolo, ci sono stati i processi Isola Felice e molti fatti di cronaca lo provano. «Non è estranea alla preoccupante tendenza che riguarda tutta la parte occidentale della nostra regione. La ‘ndrangheta – ha spiegato – è oggi la criminalità più forte in Italia e anche in Lombardia ha conquistato l’egemonia con una classe politica che dice che il problema non esiste. Al sud dobbiamo ringraziare tutti coloro che negarono l’esistenza della mafia. "È una cosa che raccontano i comunisti", dicevano e oggi ci sono amministratori e politici che parlano allo stesso modo. Ci sono tutte le prove di una tendenza diffusa. E la contraddizione più grossa è quella di un governo che si erge a difensore della propria gente e poi consegna la terra a queste persone».

Nando Dalla Chiesa non fa discorsi generalisti. Fa esempi e cita i fatti di cronaca, parla di reati satelliti, vale a dire quei segnali tipici della presenza di organizzazioni legate alla criminalità. «A Lonate i Rispoli e i Filippelli hanno fatto quello che hanno voluto per dieci anni finché un consigliere, in questo caso della Lega, è finalmente intervenuto. Perché nessuno ha reagito prima? C’è purtroppo bassa consapevolezza del livello del rischio che si corre». Dire di essere contro le mafie non basta, chi non lo è? Serve un passo in più e Dalla Chiesa lo ha chiesto più volte: «Dobbiamo ricominciare a mobilitarci. Ritorniamo a fare le marce, come è avvenuto a Palermo e a Napoli. Dobbiamo far capire che la mafia ci è ostile, che queste persone sono delle estranee che non li vogliamo nella nostra terra». 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 10 Luglio 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.