Piazza Vittorio Emanuele II, dal 2 agosto via ai lavori
Stop al parcheggio nella piazza, che sarà cantierizzata per dare il via al "piano Soceba": primo obiettivo, smontare il monumento ai caduti
Partiranno lunedì 2 agosto con la cantierizzazione i lavori in piazza Vittorio Emanuele II per lo spostamento del monumento ai Caduti e la demolizione dei fabbricati privati. La piazza resterà transitabile ma non sarà possibile parcheggiare: su tutta l’area verranno istituiti divieti di sosta con rimozione forzata.
Inizia dunque finalmente "l’operazione Soceba", il vasto progetto per ricavare unità immobiliari ad uso residenziale e commerciale dala zona soggetta a degrado verso la via Solferino, dove i lavori (foto in basso) sono già partiti, e per rilanciare e abbellire piazza Vittorio Emanuele II. La quale però dovrà rinunciare allo storico soprannome affibbiatogli dai bustocchi: quello di piazza Tri Cü. Nomignolo datole proprio per la presenza del monumento ai caduti (foto) che lo "scultore dei Papi" Enrico Manfrini creò nel 1958, e che i bustocchi, poco sentimentali a dispetto dell’alto significato del monumento, intepretarono subito come un elemento caratterizzante del paesaggio prima e più che un luogo della memoria. Una sensibilità, questa, che si sarebbe affermata, per paradosso, solo in tempi successivi.
Il monumento deve necessariamente sparire per fare spazio ad un autosilo sotterraneo, a sua volta indispensabile per pedonalizzare la piazza (su cui Soceba interverrà a sue spese) e per servire abitazioni e negozi. Sarà smontato, in tempi rapidi, e portato al restauro per essere poi rimontato in piazza Trento e Trieste, come deciso a suo tempo. Con buona pace delle proposte alternative. La vicenda si chiude, oltretutto, mandando in archivio anche quello che resta finora l’unico, e si spera non l’ultimo, referendum comunale, lanciato dal consigliere comunale Audio Porfidio e da varie associazioni per cercare di opporre un no allo spostamento del monumento. La scarsa partecipazione dei bustocchi, evidentemente in massima parte disinteressati alla questione, fece fallire il tentativo.
Quanto alle alternative per il parcheggio durante i lavori per l’autosilo, che non saranno brevi, si esplorava già qualche mese fa la possibilità di utilizzare un vasto slargo esistente al di là della via Zappellini: per chi si dirigerà in centro si tratterà di camminare 3-400 metri in più.
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