Le pagelle: Buba e Neto da fuochi d’artificio
In difesa brilla la coppia Pesoli-Pisano, ma i due goleador meritano il podio più alto.
Moreau 6,5 – Sicuro tra i pali, meno quando deve uscire. Però in un paio di occasioni è davvero importante: bicchiere mezzo pieno.
Pisano 7,5 – Due salvataggi che valgono una doppietta, su Bernacci e Sgrigna, nel mezzo di una prestazione capace di mischiare forza ed eleganza. E dire che a Varese qualcuno era già pronto a criticarlo…
Pesoli 7,5 – Lo avevamo lasciato con qualche punto di domanda dopo le amichevoli precampionato, ma l’ex Cittadella sgretola ogni dubbio con una prova gladiatoria. Solo un errore grave, ma si fa perdonare eccome.
Camisa 6 – Inizia un po’ contratto e insicuro, però durante la partita trova la linea di galleggiamento e non torna più sott’acqua.
Pugliese 6 – Gli tocca l’avversario più difficile da contenere, Sgrigna, e qualche volta si fa saltare. Però è in crescita rispetto alla prova opaca di Como: con quel fisico ha bisogno di trovare la forma migliore, intanto però il potenziale si vede.
(Figliomeni s.v. – Pochi minuti a far muro in difesa)
Zecchin 6,5 – Meno appariscente di altre volte, però in ogni occasione si fa trovare pronto. Tocchi, scatti, anticipi che sono sabbia negli ingranaggi del Toro.
(Osuji 6,5 – Entra a fare la diga e ad alleggerire la stanchezza, fa il suo dovere fino in fondo. E non esagera, cosa ancor più importante)
Buzzegoli 8 – Un punto in più per una punizione che ricalca i capolavori visti nello stesso stadio e nati da ben altri campioni (uno su tutti, Michel Platini). Ma la prestazione di Buba è ancora una volta a tutto tondo e male fa Lerda a non francobollarlo fin dal principio.
Corti 7 – Sale di categoria e – anche contro pronostico – non soffre il salto. Recupera palloni, lotta in mezzo al campo e si toglie il lusso di dare il pallone vincente a Neto.
Carrozza 7 – Da un suo guizzo nasce la punizione del vantaggio biancorosso, però la prova dell’esterno regala tanti altri spunti. Vero è che Filipe, di fronte a lui, sembra un manichino, ma la verve di Alessandro contribuisce alla figuraccia del terzino.
Cellini 7 – Gli manca il gol, perché il palo e Morello decidono che non dev’essere la sua serata, però copre chilometri e chilometri di corsa per pressare, ricevere palla e ripartire. Si è vinto senza la sua rete, vorrà dire che tiene la cartuccia buona per un’altra occasione.
Neto Pereira 7,5 – Era il giocatore che il Toro temeva di più e non ha deluso le attese. Palla al piede fa ciò che vuole, sia come suggeritore sia come rifinitore. E all’esordio in B rotea i pugni come suo solito per esultare.
(Mustacchio 6,5 – Pedina importante per Sannino: è l’uomo che ridà fiato a un Varese in sofferenza a inizio ripresa, si dimostra volenteroso e altruista)
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