Luca Ferrazzi sta con Fini, lo seguono molti ex An

Il capo storico del partito della destra annuncia di condividere la battaglia del presidente della camera e riunisce intorno a sè sindaci e assessori provenienti dal vecchio partito

334Parte da Varese la corrente del Pdl che appoggia Gianfranco Fini, anche se nessuno, al momento, ha lasciato il partito. Luca Ferrazzi, capo storico della vecchia Alleanza Nazionale, ex assessore all’agricoltura della Regione Lombardia, uno dei big del partito, insomm a, ha deciso di rendere ufficiale la sua vicinanza con il presidente della camera.« Sono stato a Mirabello e stava diventando un po’ stucchevole il chiacchiericcio sulla mia presenza e quella di altri amici». Ferrazzi si porta dietro una pattuglia davvero nutrita e di buon peso specifico, almeno in provincia: «Siamo circa il 70 per centro della vecchia Alleanza Nazionale». Un problema nuovo per la maggioranza che da anni governa il nostro territorio. Facciamo i nomi, allora: «Sono con noi anche il sindaco di Luino Andrea Pellicini, e altri amministratori come l’assessore provinciale De Bernardi Martignoni, l’assessore di Varese Salvatore Giordano, quello di Busto Luciano Lista, Franco Accordino di Tradate, Luca Carabelli di Gallarate».

«Esprimo solidarietà e sostegno ai temi posti da Gianfranco Fini in questo periodo – spiega Ferrazzi – rimaniamo nel Pdl e della maggioranza, siamo di centrodestra, si prosegue nei propri incarichi, e nella associazione Ricordare il futuro. Se non ci chiederanno di uscire dal partito restremo, quello che è certo è che da oggi inizia un percorso che guarda al futuro, non torneremo indietro».

334Ferrazzi rinuncia alla carica di vicepresidente della Provincia, che il Pdl sembra gli abbia proposto: «Non mi interessa più questo ruolo, si è aperto un teatrino ridicolo, non sono più disponibile». Che cosa vogliono i finiani? «Un partito dove ci sia democrazia e confronto, e dove si usino metodi democratici per decidere gli incarichi, oltre a porre i grandi temi delle riforme e della nazione».
Una spina nel fianco per la Lega? «Con la Lega abbiamo condiviso delle cose perchè ci abbiamo creduto, certo il federalismo deve essere declinato in chiave nazionale e su questo noi poniamo il tema di un progetto nazionale».
Ma non è una nuova An?«No, perchè guardiamo a una destra europea del futuro che sappia aggregare, crediamo al sogno di Tatarella per fare un nome ispiratore».
Come mai da Varese parte questa nuova corrente, una delle prime in Lombardia?
«Siamo un gruppo umano che ha condiviso tante battaglie insieme e siamo compatti, se non ci sarà ostracismo verso di noi restremo nel partito, altrimenti si vedrà».   

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Settembre 2010
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