A Romani un coro di no:”In Lombardia le centrali nucleari non servono”
"Da Pd, Lega e Pdl è un coro di no:"La Lombardia è autosufficiente dal punto di vista energetico". A ispra e Legnano esiste già un passato nucleare"
Il nucleare risolverebbe molti problemi energetici ma di sicuro non scalda il cuore dei cittadini che ne dovrebbero ospitare le centrali e tanto meno dei politici amministratori qualora si dovessero trovare ad “inaugurare” il loro nuovo vicino di casa.
E così alle dichiarazioni del ministro dello sviluppo economico Romani è seguito un coro di no.
Dalla poltrona più alta del palazzo della Regione Formigoni gioca con cautela con freno ed acceleratore: «nessuna centrale nucleare in Lombardia perché la regione ha quasi raggiunto l’autosufficienza energetica – spiega il governatore pidiellino – ma, e apre, Se il governo individuerà un sito in pianura padana si dovrà aprire un confronto con la Regione». Un’altro niet arriva dalla Lega per bocca di Davide Boni, che spiega «secondo me questa improvvisa accelerazione sembra il miglior modo per chiudere sul nascere il dibattito. – dice il presidente del consiglio regionale – In ogni caso deve essere chiaro a tutti una cosa: il consiglio regionale deve dire la sua. Si scordino di decidere sopra le nostre teste».
Nel frattempo gli occhi degli esperti, senza alcuna pretesa di esecutività, stanno già analizzando le cartine geopolitiche della regione per individuare i siti papabili ad ospitare le centrali. La riflessione tiene di certo conto anche del fatto che la provincia di Varese e Milano hanno già ospitato in passato esperienze nucleari a fini di sperimentazione molto rilevanti. Reattori nucleari a uso scientifico sono stati attivi a Ispra (Varesenews si è già occupato ampiamente del sito del Ccr), in provincia di Varese, e anche a Pavia e a Legnano.
Ma ricerca è un conto, produzione di energia su larga scala è un altro, e il presidente della provincia di MIlano Guido Podestà ci tiene a chiarire, «ok a Legnano come possibile incubatore della ricerca sul nuclea
re e della produzione di componenti per le centrali nucleare ma niente di più ci dovrà essere nell’Altomilanese».
Il Partito Democratico lombardo è pronto a una "dura opposizione" se la Regione non chiarirà la propria posizione sull’installazione di una centrare nucleare in Lombardia. Il segretario regionale del pd Maurizio Martina nota «una confusione preoccupante fra Pdl e Lega: non vorremmo che il gioco delle parti alla fine producesse un fatto di così notevole impatto, passando ancora una volta sulla testa dei cittadini. Se così sarà ci opporremo con tutte le nostre forze mobilitando i territori e i cittadini».
Martina fa il punto anche sulle priorità energetiche della Regione. «La Lombardia è sostanzialmente autosufficiente dal punto di vista energetico – aggiunge – e non ha bisogno di intraprendere alcuna avventura nucleare». Occorre invece, secondo Martina, «ridurre la dipendenza dal petrolio e dai suoi derivati, da cui oggi proviene il 32% dell’energia prodotta in Lombardia. Lo si può fare investendo sulle fonti rinnovabili e sulla promozione del risparmio energetico».
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