Al Varese il dolcetto, al Vicenza lo scherzetto
I biancorossi espugnano (0-1) il "Menti" e salgono all'ottavo posto in classifica. Zappino decisivo su Abbruscato, poi Buzzegoli si fa parare un rigore e Neto centra la traversa. Ma la sofferenza è premiata
C’è una bella novità nel cielo del Varese: dopo tante partite fatte di complimenti ricevuti e rimpianti per non aver centrato la vittoria, i ragazzi di Sannino tornano da Vicenza con i tre punti in tasca nonostante una gara dall’andamento simile a tante altre.
Una sofferenza premiata, quella del Menti: la rete decisiva di Carrozza è arrivata subito (al 7’) e da lì in avanti il duello tra le due biancorosse è stato bello e aperto pur senz’altre reti. E proprio sul piano delle occasioni in casa Sannino ci sarebbe da mangiarsi le mani, se non fossero arrivati i tre punti: il Varese ha fallito due volte il colpo del ko, un po’ per demerito (rigore mal calciato e fallito da Buzzegoli), un po’ per sfortuna (traversa di Neto). La difesa però ha retto dopo che nel primo tempo Abbruscato ha trovato tre volte pronto Zappino al paratone, il centrocampo ha fatto un filtro ottimo e gli attaccanti hanno saputo ripartire e mettere paura agli avversari. Un quadro che alla fine è servito a scardinare il Vicenza e il suo stadio, che prima di oggi pareva inespugnabile. Invece il Varese ce l’ha fatta, è risalito ancora in classifica (è ottavo) e guarda ai prossimi appuntamenti con fiducia; e con un Carrozza di livello assoluto.
CALCIO D’INIZIO – La novità più evidente all’ingresso in campo è la maglia del Varese: nera a bordi bianco e oro, il tutto di rara bruttezza. Formazioni pressoché confermate; l’unica variazione sul tema è la presenza dall’inizio (nel Vicenza) di Oliveira preferito a Di Matteo.
IL PRIMO TEMPO – Il Varese parte subito con l’acceleratore a tavoletta e in pochi minuti conquista due corner e soprattutto la rete del vantaggio. L’autore è Carrozza (7’), al terzo centro stagionale: Tripoli galoppa tagliando il campo da destra e serve il compagno che si esalta con un dribbling stretto e conclude con un diagonale che non lascia scampo a Frison.
La rete non sazia i biancorossi che poco dopo si presentano in area con Tripoli (tiro ribattuto) e al quarto d’ora hanno una grande occasione con Neto che arriva nei pressi della porta ma si allunga la sfera e permette a Zanchi di contrastarlo. Infine si vede anche un guizzante Cellini che batte il difensore in velocità e costringe il portiere all’uscita a valanga per evitare il raddoppio. Passato il tornado però il Vicenza si organizza e si affida all’uomo di maggior spessore, il centravanti Elvis Abbruscato. Il bomber veneto ingaggia un grande duello con Zappino ma il portiere brasiliano vince tutti i round: prima un miracolo di piede, poi un tuffo preciso, infine una respinta con il corpo con la palla che poi sfila a lato di un soffio tra la disperazione del pubblico locale.
Il Varese capisce allora che è necessario alleggerire l’azione e nel finale di tempo ci prova con una punizione di Buzzegoli di poco a lato e un cross di Carrozza su cui Cellini non arriva per pochi centimetri.
LA RIPRESA – Il secondo tempo è un concentrato di calcio intelligente per gli uomini di Sannino, pur con l’eccezione del mancato raddoppio. La cosa sembra fatta al 7’ quando Neto si infila nella difesa e anticipa Frison che lo travolge: penalty senza proteste. Stavolta i rigoristi ci sono a differenza di Crotone quando sbagliò Ebagua; si sceglie la sicurezza Buzzegoli ma il tiro è pessimo: lento e centrale sulle gambe di Frison e da lì sopra la traversa.
Per fortuna su Claiton e compagni non cala lo sconforto neppure quando Neto, sul filo del fuorigioco, spreca un’altra occasione a tu per tu col portiere. Il brasiliano ci riprova al 23’ e stavolta è un ricamo: dribbling su Martinelli, tiro secco e traversa a strozzare l’urlo di gioia.
Le due panchine provano a cambiare; Sannino accetta la sfida e mette dentro tre dei “quasi eroi” di Catania, cioè Frara, Mustacchio ed Eusepi i quali si rendono decisamente utili. Però a questo punto è la difesa a essere chiamata in causa, con Osuji che davanti alla retroguardia respinge di tutto e di più. Il poco che passa è preda di Dos Santos mentre Carrozza continua indomito a ripartire e a far paura al Vicenza. Nel recupero Maran manda nell’area del Varese per ben tre volte anche il portiere Frison ma la sua presenza non preoccupa. Finisce 1-0 per gli ospiti che arrivano a respirare aria da classifica medio-alta per la gioia del buon drappello di tifosi giunto al “Menti”. Il campo inespugnabile, fino a oggi pomeriggio.
Vicenza – Varese 0-1 (0-1)
Marcatore: Carrozza (V) al 7’ pt
Vicenza: Frison; Martinelli, Zanchi, Schiavi, Giani; Soligo, Botta; Oliveira (Minesso dal 13’ st), Baclet (Di Matteo dal 13’ st), Gavazzi (Alemao dal 27’ st), Abbruscato. All. Maran.
Varese: Zappino; Pisano, Pesoli, Dos Santos, Pugliese; Tripoli (Mustacchio dal 23’ st), Buzzegoli (Frara dal 18’ st), Osuji, Carrozza; Cellini (Eusepi dal 37’ st), Neto Pereira. All. Sannino.
Arbitro: Candussio di Cervignano (Bianchi e Cucchiarini).
Note: giornata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Botta, Giani, Osuji, Minesso, Schiavi.
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