Serate in live: Emma Tricca e A Toys Orchestra

I concerti si terranno al Twiggy di Via De Cristoforis, 5 venerdì 8 e sabato 9 ottobre per due serate di grande musica

Doppio appuntamento al Twiggy di Via De Cristoforis, 5. Anche questo fine settimana le serate sono all’insegna della musica live e vedranno, venerdì 8 ottobre Emma Tricca con, in apertura Luca Gambacorta, mentre sabato 9 ci sarà la A Toys Orchestra. L’ingresso alle serata è con tessera Associazione Culturale Grandangolo.

Emma Tricca, venerdì 8 ottobre, alle ore 22:30 con sottoscrizione € 5 con tessera Associazione Culturale Grandangolo

Emma Tricca nasce in Italia, ma la sua nuova dimora è da tempo Londra.
Britannica non solo d’adozione, Emma Tricca riscrive a lettere chiare la tradizione british folk, facendo risuonare le sue corde in maniera brillante, adoperandosi così in una ripresa personale di una tradizione centenaria. Un incontro chiave ha ispirato la sua vena artistica. Poco meno che esordiente, durante gli anni di apprendistato come folk-singer, Emma si imbatte in Roma in un maestro capitale come John Renbourn, l’uomo che ha ridefinito con la sua chitarra le componenti stesse della musica tradizionale inglese. Dopo un suo show romano Emma suona un brano al maestro, che immediatamente ne esalta le qualità, invitandola a perseguire la strada della canzone d’autore. Questo il preludio ad un imminente pellegrinaggio. Dato il suo amore per i musicisti che hanno avuto i loro natali nel Greenwich Village, New York è la prima tappa del viaggio spiritual/artistico. Il Texas è un ulteriore ponte di passaggio, prima che Londra divenga la sua nuova residenza. Nel 2006 è notata dal dj e produttore Andy Votel, l’uomo responsabile dei marchi Twisted Nerve/Finders Keepers, che la vede esibirsi al Green Man festival in Galles. Nel 2007 sarà ospite – grazie all’intercessione del suo nuovo magnate – al Meltdown festival curato da Jarvis Cocker dei Pulp. Un’ulteriore vetrina che in prospettiva farà crescere l’interesse nei suoi confronti. Un tour di spalla a John Renbourn permetterà alla nostra di ridurre il gap esistenziale tra vecchie e nuove generazioni. Il suo debutto per Finders Keeprs/Bird, che esce finalmente anche nel nostro paese, porta il titolo di "Minor White" ed è il frutto delle miglia percorse in viaggio, con canzoni dall’estro bucolico che si accavallavano nella sua mente. Registrato presso il celebre Times Studios il disco riassume esperienze di vita, cullate nei morbidi arpeggi della sei corde acustica. Un disco che, con spiccato ottimismo, guarda al futuro, conservando i crismi della più antica canzone britannica.
Con una voce eterea, sospesa tra Joan Baez e Joni Mitchell, Emma Tricca sfodera un cantautorato dolcissimo e delicato, dylaniano ma colmo della lezione dei grandi del folk inglese, da John Renbourn a John Martyn e Richard Thompson. Atmosfere totalmente acustiche, dove gli accompagnamenti fingerpicking della chitarra s’intrecciano con la voce e con poco altro.
"Powerful and emotional" (Mojo). In apertura il cantautore folk varesino Luca Gambacorta.

A Toys Orchestra, sabato 9 ottobre alle 22.30, sottoscrizione € 12 con tessera Associazione Culturale Grandangolo

Il primo nucleo degli A Toys Orchestra nasce nell’estate del 1998; nel giugno del 2001 pubblicano il loro primo album dal titolo JOB (Fridge). Nel 2003 partecipano e vincono MusicalBox-notturno musicale, festival ospitato nell’ambito della famosa rassegna Frequenze Disturbate di Urbino, venendo subito notati dai più attenti e lungimiranti addetti ai lavori in campo musicale. Nell’autunno del 2003 la band lascia la Fridge per passare alla Urtovox, iniziando a lavorare concretamente all’album successivo dal titolo Cuckoo Boohoo, che viene pubblicato a metà ottobre del 2004 e viene acclamato all’unanimità come uno dei dischi più belli della stagione 2005/2006 ottenendo una lusinghiera rassegna stampa, grazie anche al fortunato clip relativo al brano PETER PAN SYNDROME, scritto e diretto da Fabio Luongo, che oltre a rientrare nella programmazione di tutte le emittenti televisive viene selezionato dalla giuria del prestigioso Premio Fandango. aggiudicandosi ben due premi come: miglior videoclip originale (premio speciale Musica! di Repubblica) e migliore fotografia (premio Fandango: “Video Clipped the radio star). Inoltre il clip viene inserito tra i primi 10 clip del 2004 nella classifica di fine anno stilata da Musica di Repubblica, vince il premio MEI clip estate 2005 assegnato nell’ambito del prestigioso Capalbio film festival, e viene selezionato alla Mostra internazionale di cortometraggio di Montecatini ed alla rassegna di cortometraggi O’CURT indetta dalla mediateca di S. Sofia di Napoli.
Il terzo album Technicolor Dreams esce il 19/03/2007 ed è stato realizzato in collaborazione con DUSTIN O’HALLORAN (DEVICS) alla produzione artistica e rappresenta un’ulteriore crescita per la giovane band campana. L’album vince il premio PIMI, assegnato a Faenza in occasione del Meeting delle Etichette Indipendenti, come miglior album del 2007. Nel settembre del 2007 la band riceve il prestigioso invito a partecipare al più grosso evento live organizzato da RAI RADIO 1. Tantissimi i loro live in giro per la Penisola (oltre 150, che sfociano alla fine in un tour europeo di ben 15 date) sempre più affollati da un pubblico adorante ed appassionato. Non è quindi un caso che gli Afterhours vogliano che la band partecipi al progetto/compilation Il Paese E’ Reale, con il brano inedito What You Said.
Degno di nota l’inserimento di ben tre brani tratti da Technicolor Dreams nella colonna sonora del film di Jess Manafort dal titolo "The Beautiful Ordinary", uscito in tutte le sale cinematografiche americane nel 2008, di altri due brani nella fiction televisiva "I Liceali" prodotta e trasmessa da RTI//Canale 5 in prima serata nel novembre 2008 e di un ulteriore brano ("Invisibile") nel film d’esordio di Edoardo Leo "18 Anni Dopo".
Nel 2010 arriva nei negozi il loro nuovo album, intitolato MIDNIGHT TALKS, che verrà presentato al Twiggy Club di Varese sabato 9 ottobre!
Nei mesi precedenti all’uscita si parlava del “disco più rock” della band di Salerno; si può dire che sia effettivamente così, perché in più di un brano sono presenti citazioni e rimandi al rock anni ’70, specialmente ai Pink Floyd e alla loro visione melodica del prog e della psichedelia, ma anche ad altri nomi, dal primo Elton John (all’altezza di “Goodbye Yellow Brick Road”) ai Queen fino anche, perché no, ai Led Zeppelin.

Twiggy Club Via De Cristoforis, 5 – 21100 Varese
Tel: 0332 1967097
e-mail: twiggy.club@gmail.com

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Pubblicato il 08 Ottobre 2010
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