Cortei in tutta Italia nella giornata del diritto allo studio
Da Milano a Pavia, da Roma a Torino: in moltissime città italiane si sta svolgendo la nuova puntata di una protesta che dura ormai da mesi
Cento cortei in tutta Italia. Nella giornata del diritto allo studio il mondo dell’università e della scuola è tornato in piazza per protestare contro la riforma e i provvedimenti del Governo per l’istruzione. Da Milano a Pavia, da Roma a Torino: in moltissime città italiane si sta svolgendo la nuova puntata di una protesta che dura ormai da mesi. A Milano è giunta anche una delegazione in rappresentanza dei ricercatori e dei professori associati dell’Università dell’Insubria.
A Milano – "Siamo tutti sulla torre. Diritti per tutti" è lo striscione che apre il corteo partito da largo Cairoli e percorrerà le vie del centro verso il provveditorato agli studi in via Ripamonti. Nel corteo sfilano studenti, professori e ricercatori. Una parte del corteo raggiungerà via Imbonati, nella periferia nord della città, per ribadire la vicinanza ai tre immigrati che da una decina di giorni stanno protestando sulla torre dell’ex Carlo Erba. Nelle prime ore della mattinata sono stati segnalati anche alcuni episodi di violenza: degli studenti incappucciati hanno imbrattato danneggiato le vetrine di alcune banche. Una vetrina è stata rotta a sprangate da un gruppo di manifestanti.
A Roma – Gli studenti dei licei si sono incamminati sul Lungotevere verso piazza Trilussa per riunirsi con gli altri studenti. In testa al corteo il grosso striscione recita "Senza confini Prati si mobilita".
A Torino – Gli studenti hanno optato per una mossa a sorpresa: una parte del corteo si è staccato e ha proseguito in direzione della stazione di Porta Nuova. Gli studenti si sono seduti in centinaia sui binari dove hanno anche acceso alcuni fumogeni. Leivi disagi per il traffico ferroviario.
A Palermo – Secondo gli organizzatori del corteo a Palermo sarebbero oltre 7mila i partecipanti tra studenti delle scuole superiori, universitari e ricercatori. La manifestazione si concluderà in viale delle Scienze all’interno della cittadella universitaria.
A Bologna – Più di duemila i manifestanti in corteo: gli studenti sono partiti da via San Francesco a Bologna. In testa al corteo un camioncino con lo striscione "riprendiamoci il nostro futuro, stop alla precarietà".
A Firenze – Sono circa 5mila persone secondo la Cgil (2.500 secondo la questura) i manifestanti a Firenze. Il corteo partito da piazza San Marco è aperto da un cartello, trafitto da un grande coltello, con la scritta ‘Patto sociale, profitto per i padroni, sfruttamento e repressione per tutti gli altri’.
Al termine della mattinata sono arrivate le prime stime generali sull’affluenza. I dati parlano di circa 200 mila studenti scesi in piazza. Si tratta di numeri raccolti dall’Unione degli universitari e dalla Rete. Sulla manifestazione è intervenuta, con una nota ufficiale, il ministro Gelmini: "Bisogna avere il coraggio di cambiare – ha replicato – indispensabile proseguire sulla strada delle riforme: dobbiamo puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale. Per ottenere questi obiettivi stiamo rivedendo completamente i meccanismi di inefficienza che hanno indebolito la scuola italiana in passato. Un lavoro e un percorso difficile, ma indispensabile. È necessario lo sforzo di tutti coloro che hanno a cuore la scuola. La protesta di oggi però mi pare riproporre vecchi slogan di chi vuole mantenere lo status quo, di chi è prioristicamente contro qualsiasi tipo di cambiamento".
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