Dopo Rosolino, anche Viola Valli si muove per il Nuoto Club

La 5 volte iridata scrive al presidente del consiglio per spiegare le ragioni del sodalizio sportivo. Domani nuovo incontro tra l’associazione sportiva e l’amministrazione

La vicenda del Nuoto club Gallarate continua a sollevare clamore: a distanza di una settimana e più dalla prima denuncia dell’associazione sportiva, la situazione è in stallo, con amministrazione e Amsc per ora determinate a mantenere la linea di fermezza. Nella giornata di martedì ci sarà un nuovo incontro tra il direttivo del Nuoto Club e il sindaco Nicola Mucci. Nel frattempo, un’altra personalità dello sport dopo Massimiliano Rosolino scrive ad una autorità superiore per chiedere un aiuto: la lettera che pubblichiamo, scritta dalla varesina Viola Valli, 5 volte iridata, è indirizzata al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
 
 
 
Stimatissimo Presidente,
 
le scrivo da ex atleta, 5 volte iridata, Cavaliere della Repubblica dal 2003 ed in particolar modo mi rivolgo a lei memore del riconoscimento avuto “dalle sue mani” dopo uno dei miei 5 ori mondiali.
Conservo con orgoglio la fotografia della giornata a Palazzo che ha suggellato uno dei miei successi.
Oggi mi rivolgo a lei perché la ritengo uomo capace ed amante dello sport.
Sono un allenatore del Team Insubrika ASD, associazione sportiva dedita al nuoto, composta da più sezioni e sto vivendo il dramma sportivo e sociale che sta coinvolgendo il gruppo del Nuoto Club Gallarate.
Fatti incresciosi, che esulano dallo sport strettamente inteso, specialmente questo sport, il nuoto per tutti, che è quello delle famiglie che pagano la retta annuale (come è successo anche a me prima di emergere) e dei volontari che da anni si adoperano per “dare una casa” a molti ragazzi che hanno modo di crescere con sani principi.
Sport nobile, quello che persegue il Nuoto Club Gallarate, che “si permette” di accogliere i disabili per poter donare una possibilità a chi la vita ne ha tolte molte.
Dovrebbe vedere, Presidente, il sorriso di un ragazzo diversamente abile che prepara un’Olimpiade per capire quanta vergogna provo per le istituzioni che stanno  meschinamente costringendo la società a chiudere, ad un passo dal Quarantesimo della fondazione.
Il Nuoto Club Gallarate risulta sommerso dai debiti ed offeso, per utilizzare un eufemismo, dall’indifferenza delle istituzioni, dimentiche delle promesse fatte.
Un anno e mezzo fa è stato siglato un Protocollo d’ Intesa con il Comune di Gallarate, che ne avrebbe dovuto garantire la sopravvivenza, e solo il Nuoto Club ha rispettato i contenuti dello stesso.
L’accordo poteva essere considerato storico; il mancato rispetto delle regole sta invece ingiustamente punendo chi ama lo sport e crede di conseguenza nel valore sociale dello stesso.
Anche se non occupo una posizione dirigenziale nello staff, sono comunque un tecnico, ma in primis un’appassionata di sport, quello nobile.
Mi sono allenata per anni con abnegazione, credendo nel raggiungimento del risultato in modo pulito. Sei ore al giorno, anni di sacrifici e poi una laurea in lettere, un master universitario e, nonostante tutto,  tanta fatica per posizionarsi, dopo il ritiro, nel mondo del lavoro.
 
Mai un grido di rabbia, però, o parole di sconforto rivolte verso l’alto.
Ho sempre contato sui miei mezzi.
 
Ora invece urlo, perché “difendo” chi ha bisogno dello sport:
 
– i disabili: perché toglier loro questa possibilità di riscatto?
– le famiglie: i politici non parlano sempre di problemi adolescenziali, l’alcol, le discoteche, la forte velocità? Lo sport è palestra di vita, se non mi sbaglio!
– la città: oggi Gallarate, domani una Gallarate qualunque. Una realtà che esiste da 40 anni, fondata sul volontariato, non a scopo di lucro, può essere cancellata con un “canc”?
– lo Stato che lei rappresenta: in politica parlate spesso di sport, i valori che l’attività sportiva  può offrire sono evidenti
– ed un po’, in fondo, ne ho bisogno anch’io: perché tutte le volte che è suonato l’Inno di Mameli è stato anche grazie alle tante realtà locali che permettono ai giovani di crescere come campioni del futuro.
La prego, Presidente, non ci tolga la possibilità di continuare a sognare , ci aiuti perché è imbarazzante che le istituzioni ci lascino abbandonati in questo scempio!
 
Voglio ancora credere in un mondo migliore,
grazie di cuore,
 
Viola Valli
Varese, 7 novembre

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Pubblicato il 08 Novembre 2010
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