L’attesa è “più dolce” nei nuovi ambulatori
Inaugurati all'ospedale di Busto sette nuovi spazi per Ginecologia e Ostetricia. Iniziati a settembre i lavori per l'ampliamento del reparto
per il "lieto evento". È con questo obiettivo che l’ospedale di Busto Arsizio ha inaugurato oggi, sabato 20 novembre, sette nuovi ambulatori nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Busto Arsizio. Un potenziamento dell’area materno-infantile che mette al centro la donna e il bambino. L’area dedicata agli ambulatori, prima ubicati al secondo piano e operativi dal 15 novembre scorso, è stata ristrutturata e completamente climatizzata per renderla più confortevole per pazienti e operatori.
I nuovi ambulatori – La nuova struttura, che si articola su una superficie di 400 metri quadri, dispone di sette ambulatori, di cui uno dedicato alla colposcopia e un altro all’isteroscopia, una sala per i corsi pre-parto e il monitoraggio delle gravide, locali per il personale e una sala d’attesa. L’Azienda Ospedaliera ha investito per la ristrutturazione circa 500 mila euro.
Per l’ospedale di Busto Arsizio, già insignito quest’estate di due “bollini rosa” dall’Osservatorio O.n.d.a., l’Osservatorio Nazionale per la salute della donna, il trasferimento dell’attività nei nuovi ambulatori fa parte di un progetto più ampio che prevede il rifacimento degli spazi del secondo piano dove saranno realizzate nuove degenze sia per l’Ostetricia sia per la Ginecologia, un nuovo Nido, nuove sale parto.
«Con la realizzazione dei nuovi ambulatori – ha sottolineato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Pietro Zoia – abbiamo voluto offrire spazi nuovi e più confortevoli alle donne in gravidanza e a quelle che devono sottoporsi a controlli, esami diagnostici o affrontano percorsi di cura per le patologie dell’apparato riproduttivo femminile oltre che ai nostri operatori. Tutto nell’ottica di un progetto che non si ferma qui, ma prevede anche la ristrutturazione completa del reparto al secondo piano e che mette al centro la persona, in questo caso la donna, e pone grande attenzione a tutto il personale coinvolto nel percorso di cura secondo una filosofia che anima quotidianamente la nostra attività. In armonia con i principi promossi da Regione Lombardia, curiamo il malato e non la malattia e, allo stesso tempo, cerchiamo di essere vicini alla sua famiglia. Nostro intento è che l’ospedale sia sempre “amico” del malato”, “amico” della donna».
Il reparto – Nell’Unità Operativa, diretta da Paolo Beretta, nel 2009 sono nati 1.303 bambini con un tasso di cesarei (22,5%) inferiore al tasso nazionale medio. Per quanto riguarda l’attività ambulatoriale, è stata riorganizzata recentemente su 19 ambulatori specialistici con l’erogazione da gennaio a fine ottobre 2010 di 9.493 prestazioni, il 10% in più rispetto ai primi dieci mesi del 2009.
«Rispetto al novembre del 2009 – ha aggiunto il primario – sono nati 70 bambini in più. Inoltre, nell’ambito dell’attività chirurgica sono state implementate le tecniche mininvasive sia per la patologia benigna sia per l’oncologia ginecologica. Gli interventi ginecologici maggiori sono aumentati, rispetto al 2009, del 12% e sono arrivati a superare quota 600. La chirurgia oncologica, inoltre, ha registrato un aumento del 35%”. In reparto sono state anche introdotte la villocentesi e l’ecocardiografia fetale».
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