La case di riposo nel 2010? Un servizio per il territorio
Compie cinque anni l'osservatorio sulle residenze socio assistenziali della Liuc. Una realtà in evoluzione che non si limita ad accogliere persone anziane
Sono cinquanta in tutta la provincia di Varese. Le "case di riposo" – oggi ribattezzate Residense socio assistenziali (Rsa) – ospitano e danno lavoro a migliaia di persone. Per studiare la loro attività e promuovere la costruzione di un rete fra strutture ed enti coinvolti, nel 2006 è nato all’Università Carlo Cattaneo l’Osservatorio settoriale sulle Rsa. Partito con ventisei Rsa associate e le Asl di Varese e Milano1 come partner, oggi conta 61 strutture, tre province e quattro Asl (Varese, Milano 1, Milano centro e Monza.Brianza). «Per dare un’idea più chiara del bacino che studiamo – spiega il direttore dell’osservatorio Antonio Sebastiano – si tratta di ottomila posti letto e quindi di migliaia di lavoratori coinvolti. Si nota, a questo proposito, una crescita dei dipendenti di origine straniera, ma anche un ritorno degli italiani, quasi totalmente donne, ai corsi di specializzazioni per Oss a Asa (Operatori Socio-Sanitari e degli Ausiliari Socio-Assistenziali, ndr). È anche una conseguenza della crisi economica e della disoccupazione».
Si tratta nella maggioranza dei casi di strutture private – che hanno scelto la formula della "fondazione" – che, oltre all’attività classica della cura di persone ricoverate anziane, offre ormai al territorio una serie di altri servizi: centri diurni per anziani, assistenza domiciliare, distribuzione dei pasti a casa. Ed è proprio dell’analisi delle attività dell Rsa che si occupa l’osservatorio. «Sono tre le aree tematiche su cui lavoriamo – continua Sebastiano -: l’utenza, l’aspetto economico-finanziario e l’organizzazione e gestione delle strutture. Su quest’ultima parte, siamo riusciti a stilare una lista di indicatori per misurare le performance delle case di riposo e poter così fare dei confronti».
Il convegno in programma giovedì 25 novembre – il quarto annuale dal 2006 – è quindi l’occasione sia per presentare questi indicatori, che per parlare di tre tematiche fondamentali legati ai sistemi di controllo delle residenze socia assistenziali: la corretta gestione degli appalti, gli standard di accreditamento delle strutture e la sicurezza dei lavoratori. «L’obiettivo della giornata – spiega il direttore – è anche quello di aprire un confronto fra le due parti, ovvero le Rsa e i "controllori" per creare una maggior consapevolezza in entrambe le parti».
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