Montevecchio, Introini rilancia: “Paccioretti chiarisca alcuni punti”

L'esponente dell'Italia dei Valori non vuole chiudere in nulla la questione della gestione della Fondazione: tra i punti sotto osservazione, gli spazi offerti ad alcune associazioni

Riceviamo e pubblichiamo un nuovo contributo sulla polemica intorno alla Fondazione Montevecchio. La lettera è firmata da Gildo Introini, esponente dell’Italia dei Valori e consigliere di amministrazione dell’ASC, l’azienda servizi di Samarate.  La polemica è stata accesa proprio dall’IdV e rilanciata dalla decisione del sindaco Tarantino di «rimettere in discussione il CdA della Fondazione» e dalla successiva risposta del presidente Emilio Paccioretti.
 
Leggiamo con stupore l’ennesimo intervento di autodifesa del Sig Emilio Paccioretti, Presidente pro in scadenza della Fondazine Montevecchio , indicato dal socio unico (titolare del 100% delle quote) Comune Città di Samarate.
 
Ci permettiamo di notare pubblicamente alcuni punti:
a) la Fondazione Montevecchio ha una “missione sociale” prevista dallo Statuto e definita dal Socio unico, ovvero da una delibera del Consiglio Comunale di Samarate. Se il Presidente non si ricorda gli elementi fondativi dell’Ente che teoricamente Presiede , provveda ad una rilettura.
 
b)  la Fondazione Montevecchio è stata gestita in questi anni , lo dice il Presidente, come se il potere fosse esclusivamente nelle mani del Presidente e del CdA e non del Socio Unico che la ha fondata. Paccioretti arriva ad affermare “..sono disponibile a discutere del nuovo CdA con la nuova maggioranza…” . Arroganza politica e ignoranza gestionale / culturale circa i rapporti fiduciari che debbono intercorrere tra il Socio Unico e gli amministratori delle proprie aziende. Scordandosi le norme che regolano questi rapporti e quelle scritte nello Statuto della Fondazione.
 
c) il Presidente non risponde alla unica citazione critica che abbiamo sottoposto al dibattito pubblico, ovvero:   l’esistenza di una associazione che ha la sede legale a Verghera di Samarate (lo dice lo Statuto) ma che viene pubblicizzata sul sito della Fondazione (a che titolo ?) e in detto sito si chiarisce che la sede operativa è allo stesso indirizzo della Villa, riportiamo con un copia e in colla dal sito associazione atratti: Montevecchio,ATRATTI – associazione culturale
ATRATTI – associazione culturale
Associazione Culturale ATRATTI
Via Lazzaretto 6 – C/O Villa Montevecchio
21017 SAMARATE (Varese)
d) 385 visualizzazioni – Pubblica
Invitiamo il presidente di effettuare una controllata a facebook e vedere quanti(ma veramente tanti, tanti ) inviti che personalmente la fondazione montevecchio spedisce x feste organizzate da questa associazione atratti in vari locali della zona .Penso che qualsiasi associazione di Samarate sia entusiasta di utilizzare un servizio simile e soprattutto avere una sede di prestigio come la Villa Montevecchio
 Dica il Presidente , se ne è a conoscenza, quali somme (e in quale data ) detta associazione versa alla Fondazione Montevecchio per la pubblicizzazione che il sito della Fondazione effettua, per l’uso del sito, per l’uso della Villa e confermi che nessun membro di detta associazione utilizza spazi e strutture della Villa Montevecchio.
 
e) è facile fare i conti senza l’oste. Ovvero è facile fare i conti senza inserire tutti i costi che il Comune affronta per una serie di spese che riguardano solo ed unicamente il bene Villa Montevecchio. Saranno le commissioni consiliari a provvedere a ricordare al “resistente” (nel senso che non intende mollare la poltrona che si è costruita a propria misura) Presidente la qualità / quantità dei costi che la Città di Samarate sborsa per il “giocattolo” Fondazione Montevecchio.
Vedremo in quella sede chi ha ragione e chi ha torto.
 
f)  veniamo all’ultimo punto. Noi abbiamo segnalato che in Fondazione è evidente una situazione in cui il peso di para politici, ex consiglieri comunali , ex amministratori di aziende pubbliche ex segretari politici è sin troppo ingombrante e ciò a seguito di una presenza di figli, figlie e parenti vari in diversi ruoli.
Presenza che avviene nella costituzione o gestione di associazioni, comitati, gruppi , scuole, assunzioni , ecc.
Troppo semplice rispondere minacciando querele.
 
Ultimissima nota.
Uno stage non comporta l’obbligo di assumere, una presenza quale “servizio civile” non comporta la trasformazione in un rapporto a tempo determinato o indeterminato.
Lo ha detto il Sindaco e concordiamo.
Per poche migliaia di fatturato abbiamo cinque amministratori e ora due dipendenti e, naturalmente, un superpresidente. Paiono troppi anche ai non vedenti.
 
Queste spese, senza avere informato il Socio Unico, sono inaccettabili e, noi diciamo, forse comportano una responsabilità amministrativa.
Raccontarci poi che la decisione di assumere dei dipendenti è stata assunta da una commissione (ma sarà mai stata costituita ? ) composta dai Membri del Consiglio di Amministrazione e farci credere che questo è corrispondente ad una trasparenza “pubblica” , la dice lunga.
 
Il Presidente rimane incollato alla Sua poltrona, i Membri del Consiglio di amministrazione rimangono incollati alle proprie poltrone con una insistenza che onestamente lascia perplessi e dubbiosi.
 
Ripetiamo, a nostro avviso, questa Fondazione per noi è da sciogliere.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Novembre 2010
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