Nuova società per i rifiuti: “Bene, ma sia efficente”

Via libera dal consiglio comunale alla nuova società Amsc. La Lega chiede un impegno per tariffe più basse, il Pd vuole un monitoraggio attento. Il dibattito s'infiamma

Tutti più o meno d’accordo sulla gestione rifiuti, ma in consiglio comunale volano scintille. Il dibattito riguardava la delibera d’indirizzo sulla creazione di una nuova società per mantenere per i prossimi vent’anni la gestione del servizio rifiuti. Il passaggio è stato affrontato alle 23.50, suscitando le perplessità dell’opposizione, che avrebbe preferito un’analisi con tempi più calmi (per la cronaca, il dibattito è finito dopo l’1 e 30 di notte): Antonio Pepe (Pd) ha chiesto di rinviare la questione ad un’altra data, il presidente del consiglio Donato Lozito ha invece scelto di continuare.

Le opposizioni avevano già preannunciato l’intenzione di astenersi, dimostrando la sostanziale approvazione per la scelta fatta dall’Amministrazione e dai vertici di Amsc spa. Ma la stessa minoranza ha proposto due emendamenti, per rendere più preciso il percorso che porterà alla creazione della new.co: il leghista Matteo Ciampoli ha presentato una proposta di modifica (sottoscritta anche dal democratico Aldo Lamberti) per impegnare il sindaco – rappresentante dell’azionista di maggioranza di Amsc, il Comune – a effettuare un’operazione di confronto «con almeno 3 Comuni lombardi che adottino un modello di raccolta differenziata analoga a quello di Gallarate e a ottenere una riduzione del 20% della tassa «entro i prossimi tre anni». I consiglieri del Pd chiedevano invece che il percorso verso la new.co. Fosse seguito da una commissione speciale.
 
La maggioranza non ha gradito le due proposte. «L’idea di ridurre del 20% la tassa rifiuti è una cosa da album dei sogni» ha ribattuto il sindaco Nicola Mucci alla proposta di Ciampoli. Non a caso – ha rilevato il primo cittadino – la tassa rifiuti è l’unica che la legge prevede rimanga libera, che possa essere ritoccata nel tempo. L’emendamento della Lega ha ottenuto i voti favorevole di Lega, Sinistra e Libertà e Pd, ma è stato respinto dalla maggioranza del PdL, sostenuta anche da Quintino Magarò.
Stessi numeri anche sulla votazione sull’emendamento proposto dal Pd e illustrato da Angelo Senaldi: la maggioranza l’ha considerata essenzialmente una proposta strumentale, per rallentare il percorso. «È necessario che la commissione segua i passaggi successivi alla delibera d’indirizzo. Non vogliamo rallentare, ma tenere sotto controllo il percorso» ha spiegato Senaldi. Le ragioni della richiesta del Pd sono legate anche ad un «precedente», quello relativo al teleriscaldamento: il Pd guardò con favore al progetto e diede un segnale, ma il progetto si è poi arenato, senza che l’opposizione avesse informazioni precise. Cinzia Colombo ha ribadito la richiesta di una riduzione del numero di poltrone del CdA di Amsc, una volta che la società sarà sgravata dal ramo riguardante i rifiuti.
Si è arrivati così – in un clima teso – ad un voto muro contro muro. Nonostante, si diceva in apertura, che tutti guardino con favore al mantenimento del servizio “in house”, affidato all’azienda di proprietà comunale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Novembre 2010
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