«Siamo determinati ad andare fino in fondo»

Il Comitato cittadino del no ha dato l’incarico ad uno studio legale per presentare ricorso al TAR. Nelle prossime settimane previste nuove iniziative per coinvolgere tutti i cittadini e i comuni vicini

Sarà democratica, civile e assolutamente non violenta, ma la protesta del Comitato Spontaneo Permanente nato per dire no alla nuova viabilità di Bardello nei prossimi giorni continuerà e anzi si alzerà di tono. Il primo di una serie di volantini e già stato stampato: si chiama “La protesta e la Proposta” e a partire da oggi sarà distribuito in tutte le case del paese. Oltre alle ragioni che hanno portato alla nascita del Comitato e agli effetti della nuova viabilità, il volantino propone anche possibili soluzioni alternative: la realizzazione di una rotonda tra Bardello e Gavirate, il senso unico di marcia in via XXV Aprile nel senso contrario a quello attuale, limitazioni di transito per i mezzi pesanti.

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Nel frattempo la petizione contro la nuova viabilità ha già raccolto circa tremila consensi e giovedì scorso i 55 cittadini del Comitato hanno dato mandato all’avvocato Luciano Salomoni dello Studio legale Ribolzi e Associati con sede a Milano e Busto di presentare ricorso al TAR. Il ricorso verrà depositato la prossima settimana e il Comitato ha dovuto di autotassarsi per sostenere le spese legali: Comune di Bardello, Provincia di Varese, Consorzio di Polizia LocaleNord Ovest, e con un ruolo diverso le amministrazioni di Bregano, Biandronno, Gavirate, Malgesso e Besozzo, saranno chiamati a rispondere della nuova viabilità dinanzi al Tribunale Regionale.

Sul fronte dei rapporti con le amministrazioni, mentre i rapporti con la Provincia sono stati appianati, la situazione con l’Amministrazione comunale è ancora tesa: il Comitato continua a chiedere un incontro pubblico con i consiglieri comunali per farsi spiegare le motivazioni che hanno portato alle modifiche della viabilità, perché i cambiamenti sono stati decisi senza prima consultare i cittadini e cosa ne pensano gli amministratori dei 12.000 veicoli al giorno, esclusi i mezzi pesanti, che ora transitano in centro paese. Il prossimo incontro è convocato per il 26 novembre: fino ad ora i precedenti incontri sono andati deserti.

Nel frattempo il sindaco Paola Quinte’ ha accettato di ricevere, ma a porte chiuse e solo una delegazione, i cittadini che dall’inizio di ottobre protestano: l’incontro si farà il prossimo 23 novembre, a giusto un mese dalla richiesta ufficiale per un confronto pubblico sul tema. «La sensazione è che da parte del nostro Sindaco manchi la volontà di confronto e di dialogo – ha dichiarato il Comitato – Questa mattina alcuni cittadini si sono recati nell’ufficio del Sindaco per invitarLa a incontrare i giornalisti: sono stati respinti. Il Sindaco ha affermato di essere occupata a "lavorare per il bene del paese" e di non essere disposta a "fare lo show". Perché manca la volontà di confrontarsi? Che cosa ci sarebbe di male a dialogare?»

Il Comitato sta contattando anche i cittadini dei Comuni vicini, e le notizie non sono certo confortanti: sembra che a Biandronno, nella zona a ridosso della Torbiera, stia per nascere una nuova attività edile che farà aumentare ancora di più il traffico pesante da e verso Biandronno. Solidarietà è arrivata invece da Bregano dove il consigliere comunale Gianni Almiraglio si è offerto di partecipare anche con un contributo economico alla protesta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Novembre 2010
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