Stop al Bonus del 55% sulle eco-ristrutturazioni, le associazioni in rivolta

Nel “pacchetto sviluppo” del Ministro dell’Economia non rientrano le detrazioni per le ristrutturazioni eco-compatibili. La protesta delle associazioni di categoria

Eliminati gli incentivi sulle ristrutturazioni. Nel “pacchetto sviluppo” predisposto dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti non rientra il bonus del 55% per le ristrutturazioni eco-compatibili degli appartamenti. La manovra contiene restrizioni sui tagli alle regioni, allentamenti sul patto di stabilità per gli enti locali, il rifinanziamento per le missioni all’estero e più fondi per le università. A mancare, all’interno del provvedimento, è proprio il finanziamento al bonus del 55% che chiunque abbia avuto a che fare negli ultimi anni con ristrutturazioni di vario genere conosce. Si tratta del bonus per gli eco-interventi sul patrimonio edilizio, interventi che vanno dalla sostituzione dei serramenti all’installazione di caldaie a risparmio energetico a tutti gli interventi di impiantistica.
“La mancata proroga certamente effetti negativi e devastanti per le imprese dell’edilizia e dell’impiantistica, per gli installatori di pannelli solari ed infissi – spiegano dalla CNA di Varese – A questi settori verrà meno quella opportunità di lavoro rappresentata dalla domanda di intervento per la riqualificazione energetica dei fabbricati e ai cittadini verrà a mancare un concreto stimolo per investire nelle proprie abitazioni”.
I dati resi noti da ENEA sono significativi della portata degli interventi: 106 mila nel 2007, 247 mila nel 2008 e 238 mila nel 2009 con investimenti pari a 7.88 miliardi di euro nel periodo, cui sono da aggiungere quelli effettuati nel 2010.
Le Associazioni di categoria, nel richiedere la proroga dell’incentivo per i prossimi anni, avevano addirittura avanzato richieste per la semplificazione delle procedure di documentazione, necessarie per richiedere il beneficio, al fine di renderlo sempre più fruibile agli utenti.
Oggi la doccia fredda. Grande amarezza esprime il Presidente della CNA di Varese, Franco Orsi, per questo provvedimento del Governo che va in senso contrario rispetto alle aspettative e alle richieste fin qui avanzate dalle associazioni di categoria. «Ancora una volta la Politica crea una voragine tra essa e i cittadini, tra essa e le imprese, si parlano due lingue diverse, non ci si capisce. Si passano le settimane a parlare di “cucine a Montecarlo”, di nipoti del Presidente di stato egiziano, e nulla si fa per questo Paese che sta inevitabilmente “rotolando” verso elezioni anticipate che non interessano nessuno e che non porteranno nessun giovamento alle nostre imprese. Nella nostra Assemblea Nazionale del 4 novembre scorso il Presidente Nazionale della CNA Ivan Malavasi ha formalmente chiesto all’on. Sacconi, presente ai lavori, l’impegno del Governo a confermare per l’anno 2011 gli sgravi del 55%. Oggi è arrivata la risposta che non è certamente quella che ci aspettavamo e faccio mia l’espressione usata dal Presidente Malavasi “ basta, così non si può andare avanti”».
Una forte presa di posizione anche dall’Associazione Artigiani della provincia di Varese, che parla di un provvedimento in controdenza alla politica energetica dell’Ue. "La decisione colpisce duramente la green-economy perché per il 2011 elimina le detrazioni del 55% valide anche per il risparmio energetico. – spiegano dall’Associazione Artigiani – La scelta del Governo è in controtendenza con quanto deciso dall’Unione Europea: entro il 2020 si dovranno costruire case ad emissioni zero. Ci auguriamo che i legislatori recepiscano gli emendamenti presentati da Confartigianato per sostenere le imprese e l’economia del sistema-Paese. Con questa decisione affossano una politica economica che in questi ultimi due anni ha dato lavoro a falegnami, bruciatoristi, elettricisti, imprese edili di ristrutturazione civile. Con questa decisione si rischia di dimezzare il fatturato delle MPI".

Confartigianato Imprese Varese aveva anche lanciato un appello sull’argomento, nel mese di settembre, alla classe politica lombarda e nazionale: in soli tre giorni erano state raccolte a sostegno più di 1.000 firme tra moduli cartacei e sito internet contro gli "scivoloni normativi" del Governo.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 11 Novembre 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.