Buon Nadarevic tra una fata e un mago

(d. f.) È bionda, bella e – lo dice la partitona di domenica – anche molto brava. Soprattutto è un nome nuovo tra i "promossi" dell’ultimo pagellone del 2010, quello che vede un altro biondo illustre – Daniele Corti – tra gli "studenti meritevoli" del weekend sportivo. Visto poi che la Cimberio – voto 4 cumulativo e auguriamoci che sia uno scivolone momentaneo – ha fatto rabbuiare i suoi tifosi, ci consoliamo sottocanestro ricordando un italiano che sta facendo fortuna in Nordamerica. Non è biondo, ma dotato di una bella e rinnovata chioma castana il bocciato illustre della settimana, al termine della quale arrivano le feste. Per questo il pagellone vi dà appuntamento al 2011 e vi augura Buon Natale, anzi Buon Nadarevic come recitava uno dei tanti striscioni visti a Masnago sabato pomeriggio.

Pagellone numero 38 del 20 dicembre 2010

Francesca Marcon 8 – Giochi a pallavolo per quindici anni senza mai lasciare il tuo paese, che si chiama Conegliano (non Veneto!) e vive di vino e di sport; dalla B2 arrivi fino in serie A, diventi la miglior ricevitrice del campionato, ottieni la convocazione in nazionale. Poi la squadra retrocede, arriva una chiamata da 350 km più a Ovest e ti sposti in un altro paese che si chiama Busto (ma anche Arsizio) dove, dicono, ti toccherà pure la panchina. Invece dopo neanche un mese di campionato ti ritrovi titolare, chiudi con il 48% in attacco, conquisti il titolo di MVP, e dall’altra parte della rete, manco a dirlo, c’è Conegliano. Certo che a volte la vita è davvero strana…

Daniele Corti 7,5 – Ha il fisico di un impiegato (non ce ne vogliano gli impiegati), il cervello di un ingegnere e un’anima da instancabile girovago. Alcune voci del popolo biancorosso dicono di averlo visto giocare anche in porta, ma non ci sono le prove. Daniele Corti è un po’ come lo snodo ferroviario di Bologna: da lì passano tutti i treni e anche quelli che non ci passano devono tenerne conto. Ecco perché sarebbe riduttivo dire che Corti è un centrocampista. Lui in campo non ha confini. Dove c’è la palla (soprattutto se ce l’hanno gli avversari), lui c’è. Tenere il conto dei palloni che intercetta, gioca, respinge, passa e recupera in una domenica è praticamente impossibile. Una voce dagli spogliatoi ha rivelato che li gonfia pure. Che cosa volete di più da un calciatore?

Andrea Bargnani 7 – Direte: e cosa c’entra con lo sport varesino? Assolutamente niente, ma visto che siamo stufi di vedere il mago ricevere più critiche che complimenti, lo promuoviamo per questo suo inizio di stagione. Venerdì, zoppicando, ha battuto New Jersey con 32 punti di cui 24 nel secondo tempo, laddove viene spesso accusato di non essere decisivo. E da quando lo zompatore Evans si è fatto male, ha iniziato anche a prendere rimbalzi a iosa (7 di media nelle partite di dicembre). In altri paesi, meno "cestofili" del nostro sarebbe gà una superstar, in Italia resta confinato ai media sportivi o al massimo al televideo. E alle critiche di chi lo vorrebbe Nowitzki a vita.

Antonio Conte 4 – Quando dice che il Siena avrebbe potuto pareggiare la partita con il Varese, non ha tutti i torti. Quando invece si lamenta per presunti rigori a favore dei bianconeri e "dimentica" di sottolineare come ci fosse un penalty clamoroso a favore di Pesoli raggiunge il mitico Colantuono (quello che si aggrappò al vento per giustificare un’Atalanta presa a pallonate) nella classifica dei flop stagionali della Serie B. Avrà avuto il sole contro? O i capelli davanti agli occhi? Chissà.

A. C. Mezzocorona 2 – Il "tranello" organizzato dalla società trentina per far rinviare la gara con la Pro Patria vale davvero un voto molto basso, proprio come la coltre di neve che ricopriva il campo dello stadio "Briamasco" di Trento. Se non c’è più sordo di chi non vuol sentire, non ci sarà più neve di dove non si vuole spalare. Seconda categoria!