Disordini allo stadio di Piacenza: “Vicini ai responsabili”
La Questura piacentina ha fermato e identificato 70 tifosi del Varese e sta per chiudere gli accertamenti e le indagini. La partita era stata sospesa per alcuni minuti dopo il lancio di un petardo
Entro poche ore saranno individuati i responsabili dei disordini avvenuti allo stadio Garilli, dove si è disputata sabato la partita del Varese con il Piacenza. Incontro che, a causa del lancio di un petardo, è persino stato sospeso per alcuni minuti, per permettere alle forze dell’ordine di riportare l’ordine. Negli scontri è rimasto lievemente ferito uno steward, giudicato poi guaribile in cinque giorni (immagine fornita da www.piacenzasera.it)
Responsabili dell’atto sono sicuramente dei tifosi varesini e la Questura di Piacenza, in collaborazione con quella di Varese, sta effettuando le indagini. Subito dopo la partita sono stati fermati e identificati una settantina di tifosi. Dalla Questura piacentina assicurano che «siamo vicini a individuare i responsabili, le indagini saranno chiuse a breve dopo aver effettuato tutti gli accertamenti necessari». Quasi sicuramente anche grazie alle telecamere a circuito chiuso dello stadio, che avrebbero ripreso tutto quanto. Intanto, sono numerose le condanne alla tifoseria violenta che sono giunte da altri tifosi nei commenti dell’articolo sulla partita.
Anche il sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, esprime duramente la propria posizione: «Mai come questa volta, mi dispiace dover affermare: lo avevo detto – spiega in una nota ufficiale -. Quanto è avvenuto allo stadio Garilli ha dimostrato, sul campo, la totale inefficacia preventiva della tessera del tifoso. Questo grave episodio, disdicevole e inaccettabile in sé sia sotto il profilo dell’ordine pubblico, sia per chi vive lo sport in maniera sana e corretta, conferma purtroppo le mie apprensioni, già manifestate in tutte le sedi opportune, in merito all’uso e alla validità delle tessere. Gli scontri, che hanno causato la sospensione della partita e hanno portato al ferimento di uno steward, sono avvenuti proprio perché le tifoserie di opposto colore sono venute a contatto, portando frange incontrollate e violente di facinorosi, al seguito della squadra ospite, nel settore dei sostenitori di casa. In mezzo a persone tranquille e a famiglie con i bambini».
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