Il tessile che funziona attrae risorse
Portata a termine la prima operazione del Fondo italiano di investimento che sostiene le piccole medie imprese. Alla Arioli di Gerenzano 6,3 milioni di euro in capitale e obbligazioni convertibili
La prima operazione per il Fondo italiano di investimento, strumento nato a marzo scorso con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane, è andata a buon fine. È stato infatti perfezionato l’accordo per l’ingresso del fondo nel capitale di Arioli, società con sede a Gerenzano (Varese) che produce e vende macchinari di alta gamma per il finissaggio del tessile. L’azienda, che ha come amministratore delegato Carmelo Zocco, impiega 34 dipendenti e si avvia a chiudere il 2010 con un giro d’affari pari a circa 12,3 milioni di euro, auditor Kpmg.
L’operazione prevede un investimento massimo di 6 milioni di euro da parte del Fondo in capitale e obbligazioni convertibili. La Sgr (società di gestione del risparmio) sottroscriverà una quota di minoranza della Arioli per supportarne l’acquisizione di attività o società. La prima operazione secondo le attese verrà perfezionata già entro la fine dell’anno, nell’ambito di un più ampio progetto strategico del management della società volto alla creazione di un gruppo leader nel proprio settore non solo in ambito europeo, ma anche mondiale. L’investimento del Fondo é finalizzato a supportare l’azienda nell’acquisizione di business unit o società, la prima delle quali verrà perfezionata già entro la fine dell’anno, nell’ambito di un più ampio progetto strategico.
Secondo il Fondo italiano di investimento, l’Arioli è dunque una realtà tecnologicamente «eccellente» che grazie alla ricerca e all’innovazione ha saputo superare «brillantemente» la crisi del settore. La ristrutturazione organizzativa effettuata dal management, insieme al ridotto indebitamento, ha infatti permesso ad Arioli di trasformare questa fase di crisi in una opportunità di crescita attraverso il consolidamento di altre piccole realtà con importanti know how tecnici a condizioni vantaggiose. Tale attività di consolidamento, già sperimentata da Arioli con successo attraverso l’acquisto e l’integrazione della Muzzi, continuerà anche nei prossimi due anni e consegnerà al mercato un settore maggiormente concentrato ed efficiente.
Il Fondo italiano di investimento è costituito da 7 soci paritetici (Abi, Unicredit, Intesa San Paolo, Confindustria, Monte dei Paschi di Siena, ministero dell’Economia e delle finanze, Cassa depositi e prestiti) che detengono il 14,3 % ciascuno, pari a 0,5 milioni di euro di capitale, della sgr e i medesimi diritti amministrativi e finanziari.
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