Pro Patria, tre punti in più senza giocare
Il giudice sportivo dà ragione ai Tigrotti sul match rinviato a Mezzocorona: 0-3 a tavolino per il campo impraticabile
In attesa di far chiarezza definitiva sul fronte societario, con l’imprenditore Pattoni che dà appuntamento per metà della settimana prossima per entrare nei dettagli dell’operazione salvezza, la Pro Patria incamera ben volentieri tre punti che la confermano in vetta con quattro lunghezze sulla Tritium.
I tigrotti incasssano infatti il successo a tavolino contro il Mezzocorona, per la partita non disputata lo scorso 19 dicembre: il prato del "Briamasco" di Trento infatti era stato ricoperto con teloni che nessuno aveva provveduto a sgombrare nonostante – si legge nel comunicato del giudice sportivo di Lega Pro – «l’arbitro fin dal suo arrivo ne chiedeva la rimozione al fine di verificare lo stato del terreno di gioco». Sugli stessi teloni la neve era davvero poca cosa, praticamente un velo, ma la reiterata richiesta del signor Manganiello di Pinerolo di togliere le protezioni è stata più volte respinta dai dirigenti del club trentino. Fin da subito la Pro Patria si era opposta al rinvio ed aveva così fatto ricorso, sospettando che il Mezzocorona avesse necessità di rimandare per via di alcuni problemi di formazione. Oggi è quindi arrivata la sentenza del giudice Pasquale Marino controfirmata dal presidente Macalli, in cui si parla di «atteggiamento non collaborativo, se non omissivo» riguardo il comportamento dei dirigenti gialloverdi che hanno visto così i tre punti in palio prendere la via di Busto Arsizio.
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