Applausi a Lo Bianco, fischi alla giacchetta nera

(d. f.) Lo sport è spesso palestra di cattiverie e insulti nei confronti degli avversari che vanno oltre il limite sacrosanto dello sfottò. Però è anche luogo in cui spesso si riconosce il valore, umano e atletico, di chi veste una maglia diversa dalla propria: è accaduto per esempio a gente come Baggio o Pozzecco durante i rispettivi ultimi campionati giocati, ma anche – ed è notizia degli ultimi giorni, anche dalle nostre parti – a Emiliano Mondonico e Leo Lo Bianco. Settimana scorsa lo stadio di Varese ha regalato striscioni di incoraggiamento all’allenatore dell’Albinoleffe, ieri il PalaYamamay si è alzata in piedi per la palleggiatrice di Bergamo e della nazionale che ha appena superato un serio problema di salute. Pagine belle, da leggere per dimenticare in fretta la sempre più orrenda situazione della Pro Patria o i fischi del signor Nasca che hanno rovinato il weekend ai tifosi del Varese.

Pagellone numero 44 del 14 febbraio 2011

Eleonora Lo Bianco 8 – Il voto spetterebbe alla partitissima di Villa Cortese e della solita, immensa Sara Anzanello, ma Leo le strappa la copertina con un ritorno da vera star. Pochi sportivi al mondo possono vantarsi di aver ricevuto l’applauso di oltre 4.000 tifosi rivali come è accaduto a Busto, per non parlare degli striscioni di affetto e sostegno (era già successo contro la MC-Carnaghi). I problemi di salute, per fortuna pienamente risolti, c’entrano fino a un certo punto: per il resto contano il rispetto e la stima che la regista azzurra si è saputa conquistare nel corso di una carriera fenomenale. E con una spinta così, il sogno di vederla come portabandiera alle Olimpiadi può diventare realtà.

Martino Rovera e Fabrizio Premoli 7,5 – La Robur si sta issando a livelli inattesi e molto alti con la solita squadra fatta in casa, impreziosita da alcuni innesti di valore come il sempreverde Paolino Conti che fino a qui è stato un po’ la star della Abc. Nell’ultimo periodo però, in un momento che poteva essere difficile da reggere, tra i massimi protagonisti abbiamo ritrovato due che tirano la carretta da anni. Il riccio e il biondo di casa Garbosi si lasciano alle spalle anche Monza spiattellata sul ring di casa e mettono nel mirino la Sangiorgese, altra bellissima realtà ai confini di casa nostra.
 
Valentina Serena 4,5 – Spiace infierire nel giorno del suo onomastico, ma tant’è: la potenza è nulla senza controllo, e le bombe devastanti di tre “cannoniere” come Havlickova, Meijners e Havelkova servono a poco se non supportate dalla lucidità della regia. Quella che Valentina non ha avuto contro Bergamo, sbagliando troppo spesso direzione e misura delle alzate, e fallendo in modo scriteriato anche una battuta che poteva valere il secondo set. Bocciature, a questo punto della stagione, non ce ne possono essere, ma è chiaro a tutti che per arrivare al livello delle grandi la Yamamay ha bisogno di un rendimento decisamente migliore in palleggio. Come direbbe il nuovo sponsor: mettetevelo nella zucca!

Luigi Nasca di Bari 4 – Alla teoria dei complotti, per adesso, non vogliamo credere: il livello degli arbitri di Serie B finora si è dimostrato di buon livello e, a parte qualche errore fisiologico, non ha danneggiato il Varese in modo particolare. La direzione del signor Nasca è però stata da bollino rosso, con errori determinanti e con la successiva incapacità di tenere in pugno la gara (vedi le risse del dopo partita). Bene ha fatto il Varese a chiudersi la bocca, forse memore di quanto accaduto ai "cugini" della Cimberio a Milano. Si riparta provando a dimenticare lo sciagurato fischietto pugliese, augurandosi che sia stato un incidente di percorso. E magari guardando ad alcuni esempi positivi che ci crescono vicino, come il giovane varesino Minelli che ha ben diretto il big match di Seconda Divisione tra Tritium e Renate.