I lavori in via Piave? Un bello spot elettorale

Fabrizio Mirabelli critica il progetto di riqualificazione della via centrale. In discussione il costo dell'opera e i tempi

"Via Piave: incominciano gli spot elettorali!" è il commento di Fabrizio Mirabelli, consigliere comunale del PD davanti all’annuncio del prossimo cantiere nel centro cittadino: « Riqualificare via Piave, venendo incontro alle esigenze dei residenti e dei commercianti, è sicuramente necessario. Occorre renderla più comoda e accogliente, migliorando, innanzi tutto, la viabilità e l’arredo urbano. Tuttavia, il recente annuncio del progetto elaborato dall’Amministrazione di centrodestra, diviso in due lotti (uno da 495.000 euro, riguardante quasi esclusivamente il rifacimento dell’asfaltatura, da realizzarsi prima delle elezioni, l’altro di 350.000 euro, da realizzarsi, guarda caso, dopo le ele
zioni), non può che lasciarci perplessi sotto più profili. In un momento di pesanti tagli da parte del governo Berlusconi agli enti locali, di cui anche il sindaco Fontana si è spesso lamentato, l’Amministrazione non pensa che questa singola opera costi un po’ troppo? Ad oggi, ci risulta, per di più, che la copertura finanziaria esista solo per il primo lotto. L’Amministrazione dove pensa di reperire le risorse necessarie al secondo? Aprendo, forse, nuovi mutui? Il secondo lotto, data questa premessa, si farà mai davvero?»

 
«Ci sorprende che l’Amministrazione, invece che ragionare sul comparto (via Magenta, via Piave, via Medaglie d’oro) nella sua interezza, abbia preferito concentrarsi solo su via Piave. C’è, poi, un’altra questione: è saggio, mentre non è ancora stato ultimato il cantiere di via Milano aprirne un altro in via Piave? Questa scelta, soprattutto se, per la durata dei lavori, rimarrà attivo il semaforo all’incrocio tra via Piave e via Milano, non avrà come diretta conseguenza quella di mandare in tilt il traffico, creando ulteriori disagi? Ci pare paradossale, infine, che, con una previsione di spesa così importante, non si sia riusciti a risolvere la questione della sosta selvaggia. Il progetto, infatti, prevede solo tre parcheggi per il carico/scarico e nessuno stallo, magari sul lato destro, per la sosta temporanea. In questo modo, l’unica possibilità di sosta per coloro che hanno necessità di recarsi in via Piave resterà, come prima, il parcheggio vicino alle stazioni. Consigliamo, pertanto, all’Amministrazione di rivedere un progetto che, così come è stato concepito, invece di essere utile alla collettività, rischia di essere solo un bello spot elettorale».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Febbraio 2011
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