Opposizioni compatte: “Difendiamo quel prato”

In un comunicato, i due gruppi di opposizione bocciano il nuovo progetto dell'amministrazione per Armino e annunciano nuove battaglie

Dopo il neonato Comitato di cittadini, in difesa del prato di Armino scendono in campo anche i consiglieri di opposizione. In un comunicato congiunto a firma In Gavirate e Uniti per far bene a Gavirate criticano l’ultimo progetto presentato dall’amministrazione comunale: «La prima considerazione che ci sentiamo di fare (e che è stata resa nota anche in sede di riunione), è che ci troviamo di fronte alla solita falsa apertura al dialogo. Nei fatti, i gruppi di opposizione sono stati semplicemente informati della decisione già presa ed annunciata sui giornali. Se il Sindaco è così sicuro che questa proposta incontrerà il favore della cittadinanza, dovrà avere il coraggio, oltre che la forza politica, di portarla avanti da solo. 
Seconda considerazione: quando un’Amministrazione sceglie di compiere una speculazione edilizia, andando contro il volere delle precedenti amministrazioni e dei cittadini, poco importa che si costruiscano 4000 o 3000 metri cubi di cemento, poiché il compito degli amministratori è o, meglio, dovrebbe essere, quello di GESTIRE il patrimonio pubblico senza dilapidarlo, mentre l’attuale giunta è incapace di trovare altri mezzi per far cassa o far quadrare i conti risparmiando su spese inutili. Ricordiamo che per lo stesso scopo sono stati rinegoziati 10 mutui che costeranno ai cittadini di Gavirate 270.000 € in più (solo di interessi) da pagarsi a partire dal 2023, ma tanto, per quell’epoca, gli attuali amministratori saranno scomparsi … insieme al nostro patrimonio!!!

Ultima ma non meno importante considerazione: ai rappresentanti locali del Carroccio (Brugnoni e Broggini), che parlando a proposito del cambio di rotta, attribuiscono la scelta a questioni di "sensibilità" dell’Amministrazione nei confronti della cittadinanza, vorremmo ricordare che la loro sensibilità e la loro attenzione al territorio non ha impedito di approvare questa speculazione edilizia, che serviva fra l’altro a finanziare alcuni progetti a cui" tenevano" particolarmente (vedi piattaforma telefonica tanto cara al vice-sindaco). La loro "sensibilità" si è acuita miracolosamente dopo che i gruppi di opposizione hanno raccolto le 700 firme che chiedevano di non costruire sull’ultimo prato di Armino: TANTE FIRME, altro che sensibilità!!!
Per tutto quanto esposto, continueremo la nostra battaglia per la difesa del prato su cui vogliamo nasca un parco. Faremo in modo che siano i cittadini a pronunciarsi sul destino del loro territorio».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Febbraio 2011
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