Organi, Svizzeri donatori “per legge”.

In discussione una proposta per rendere "presunto" il consenso alla donazione degli organi. Divisi gli specialisti

Donare gli organi potrebbe presto diventare automatico per tutti in Svizzera. Questo il senso di una iniziativa condotta da Felix Gutzwiller, medico e consigliere agli Stati Plr, che ha depositato una richiesta al Consiglio federale tesa a rendere tutti gli svizzeri potenziali donatori. Ma la questione ha già sollevato polemiche.

«È un buon sistema per obbligare le persone a decidersi» ha commentato il dottor Franz F. Immer, direttore di Swisstransplant, Fondazione nazionale svizzera per il dono e il trapianto di organi. «Questa iniziativa ha un po’ il sapore di un diktat politico» ha invece replicato il dottor Roberto Malacrida, primario e direttore sanitario medicina intensiva all’ospedale Regionale di Lugano.

Cambiamento di legge o no, nessun organo potrà comunque essere prelevato qualora la famiglia si opponesse. In sostanza, tutto si gioca su due aggettivi: esplicito e presunto. Il consenso esplicito è quello che vige tuttora in Svizzera, dove senza la sottoscrizione di una tessera di donatore nessuno potrà mai toccare gli organi di chicchesia. Qualora invece l’iniziativa di Gutzwiller andasse in porto tutti gli svizzeri diverrebbero invece “presunti” donatori, mentre i contrari dovranno esplicitamente rifiutarsi. Ma Malacrida invita alla prudenza, pur riconoscendo la bontà dell’iniziativa e il bisogno di incrementare il numero di donatori.

«Attenzione a non forzare troppo la mano. I cittadini potrebbero anche reagire male e chiudersi a riccio». Intanto in Svizzera continuano a mancare gli organi ed il Paese è ben lungi dal tasso di donazioni di nazioni come Francia e Austria, dove già si pratica il consenso presunto. Nel solo 2010, ben 27 persone in attesa di trapianto sono già morte in Svizzera; il loro fisico non ha resistito. Un altro migliaio di pazienti aspetta un rene, un cuore, un pancreas o un qualsiasi altro organo che permetta loro di continuare a vivere.

La medicina ce la mette tutta per fare opera di sensibilizzazione; la politica, invece, tergiversa. Tuttavia, negli ultimi anni qualche passo avanti è stato fatto. Il numero di donazioni è salito. Mentre circa il 40% delle persone è a favore del dono di organi e il 38% indeciso, il restante 22% è contrario.

Intanto ci si chiede se la proposta di Gutzwiller servirà davvero ad aumentare il numero di donatori, visto che comunque l’ultima parola spetterà alla famiglia. "«Il nostro intento è spronare i cittadini alla solidarietà» conclude ottimista Immer. Magari con qualche incentivo, come quello proposto dalla giurista e ricercatrice Mélanie Mader, di ridurre le imposte o i premi di malattia per chi dona gli organi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2011
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