Rapinavano supermercati e uffici postali, bloccata una banda di 8 persone

La squadra mobile ha fatto arrestare 8 persone gravemente indiziate di appartenere ad una banda dedita alla commissione di furti con violenza sulle cose presso uffici postali e centri commerciali del nord Italia.

polizia fotoUna batteria di rapinatori è stata arrestata grazie a un’indagine della squadra mobile di Varese. L’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Varese, su richiesta della locale Procura della Repubblica, è nei confronti di 8 persone gravemente indiziate di appartenere ad una banda dedita alla commissione di furti con violenza sulle cose presso uffici postali e centri commerciali del nord Italia. I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono Colferai Virgilio di anni 54, Colferai Luciano di anni 30, Colferai Omar di anni 32, Moretti Lorenza di anni 52, Suffer Donald di anni 37, Falvo Flavio di anni 46, Scavone Giuseppe di anni 39, Milesi Ettore di anni 54, tutti già detenuti presso gli istituti di pena di Brescia, Novara, Bergamo, Verbania ed Imperia.
Le misure restrittive rappresentano l’epilogo di uno stralcio dell’attività investigativa conclusa nei giorni scorsi con 13 arresti dal Commissariato di P.S. di Domodossola, alla quale la Squadra Mobile di Varese aveva fornito supporto e collaborazione in relazione agli eventi criminosi compiuti in questa Provincia.
Due i fatti contestati: furto di oltre 16.000 euro presso l’Ufficio Postale di Cassano Valcuvia (VA), mediante danneggiamento della grata di una finestra, recisione dei cavi telefonici e foro nella cassaforte, avvenuto nella notte tra il 4 e 5 aprile 2010; furto di 25.000 euro in contanti presso il supermercato “Carrefour” di Cugliate Fabiasco (VA) attraverso manomissione del sistema di allarme, forzatura di alcuni ingressi e foro nella cassaforte, avvenuto tra il 18 e 19 giugno 2010.
L’indagine, partita a seguito della commissione di un furto perpetrato all’interno dell’ufficio postale di Vogogna (VB) nel mese di marzo 2010, attraverso le intercettazioni telefoniche ed un notevole lavoro di analisi dei tabulati telefonici, consentiva di disarticolare una vera e propria banda criminale che si era assicurata proventi illeciti pari a circa 300.000€.
I componenti, per lo più di etnia nomade, tutti di origine italiana, ormai stanziali nei territori del bresciano, del lecchese e del bergamasco, neutralizzavano gli impianti di videosorveglianza, staccando e spezzando i cavi del telefono dello stabile da colpire e comunicavano fra di loro attraverso apparati radio ricetrasmittenti, proprio per impedire di essere intercettati.
Per ogni colpo, si procuravano nuovi attrezzi da scasso, seghe circolari, scale e quanto altro utile per introdursi nei locali da colpire, tagliando le inferriate poste alle finestre e le casseforti all’interno, utilizzando sempre guanti da lavoro.

Anche tu puoi sostenere la nascita di Materia, la nuova sede di VareseNews.

Scopri come aderire, aiutaci e diventa parte di un nuovo sogno.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 26 Febbraio 2011
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.