A Mattia Frasson il Premio Mantero Il progetto in mostra al Politecnico

Il progetto in mostra al Politecnico

È stato assegnato a Mattia Frasson, giovane consigliere dell’Ordine Architetti di Varese, il Premio Mantero. A selezionare la tesi di laurea dell’architetto varesino, la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano che ogni anno valuta l’elaborato più meritevole in “composizione architettonica”.

“La ricomposizione della regola urbana nel progetto di una casa per studenti a Pavia”, è questo il titolo della tesi di Laurea cui è stata assegnata la palma della vittoria dalla Commissione giudicatrice con la motivazione “Per la chiarezza ed il rigore con cui la tesi affronta e risolve il rapporto tra progetto e forma della città, restituendo con eloquente coerenza il carattere urbano, attraverso la definizione di articolate sequenze spaziali appropriate alla tipologia del tessuto storico”.

«Siamo naturalmente orgogliosi che questo ambito riconoscimento sia stato assegnato a un consigliere del nostro Ordine – è il commento del presidente Laura Gianetti -, considerato che la qualità del progetto è un argomento che ci sta a molto a cuore e alla cui diffusione stiamo dedicando grandi energie. Una cultura architettonica di qualità salverà le nostre città dall’appiattimento, così come emerso dall’enorme mole di lavoro e di proposte sulla Varese del futuro degli studenti del Progetto diploma dell’Accademia di architettura di Mendrisio».

«Sono molto contento dell’interesse da parte del nostro Ordine per quanto riguarda la mia vittoria al Premio Mantero – aggiunge Mattia Frasson -. Per quanto riguarda le scelte che hanno caratterizzato il mio progetto, devo ricondurre tutto alla ricerca storica effettuata sulla città di Pavia e sulla parte di territorio interessata dal progetto. Pavia e la sua storia sono sempre riferimento costante; l’area con le sue preesistenze, vale a dire l’ex chiesa di Santa Mostiola e di San Dalmazio, sono state parte integrante dell’idea ed essenziali nella “ricucitura” del tessuto urbano».

Il progetto, insieme ai lavori degli altri studenti che hanno partecipato al Premio, sarà esposto in una mostra allestita presso il Politecnico di Milano (via Durando 38) fino al 1 aprile 2011. Gli orari di apertura coincidono con quelli dell’ateneo milanese, e cioè da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 20.00, sabato dalle 8.00 alle 17.00.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Marzo 2011
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