Festa della donna: “Ius Primae Noctis” a Tradate

Nuova installazione shock realizzata dal fotografo Moreno Di Trapani, contro lo stupro e la violenza sulle donne

Festa della donna con “Ius Primae Noctis” a Tradate. È la nuova provocazione messa in atto dal fotografo Moreno Di Trapani, già autore in passato della discussa Casa dal malconsumo. Questa volta, la nuova installazione ospitata in Villa Truffini a Tradate, è dedicata alla festa della donna e sostenuta da una quindicina di negozianti del centro storico, con il contributo della ProLoco cittadina e il patrocinio dell’amministrazione comunale. Il titolo è appunto “Ius Primae Noctis” e il nome rimanda a quella pratica medievale che indicava il diritto di un signore feudale di trascorrere, in occasione del matrimonio di un proprio servo della gleba, la prima notte di nozze con la sposa.

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Ius Primae Noctis 4 di 17

L’opera di Di Trapani rientra nel programma dell’iniziativa Tradate Donna 2011, in programma fino al 12 marzo, tra film, mostre, sfilate, incontri. Ma l’attrazione di questi giorni è proprio l’installazione del fotografo. Questa si compone di tre sezioni. La prima ha un forte impatto e porta il titolo di “Stupro”, posta all’esterno di villa Truffini: la scritta è sistemata su una sagoma nera, in mezzo a due gabbie, una che contiene farfalle, l’altra palloncini. «Perchè sono le donne e i bambini a esserne vittime» spiega l’autore.
La seconda e la terza sezione sono all’interno di Villa Truffini, al piano terra. “Violenza” ospita una serie di cartelli con la storia della violenza sulle donne, con la proiezione continua, su un televisore, del primo processo per stupro in Italia, avvenuto nel 1978. Segue una stanza dedica al “Valore”, preceduta da una frase di Shakespeare: “La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, nè dalla testa per essere superiore. Ma dal lato per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta e accanto per essere amata». In questa stanza sono ospitate una serie di sculture di Rafael De Vittori che raffigurano dieci donne della Bibbia, con la loro storia.  

«L’idea è nata come uomo che guarda la donna – spiega Di Trapani -. Mi accorgo che la donna, nonostante i tempi, non è per nulla tutelata. La donna non è più debole per capacità o fisicità, ma per una struttura sociale che le impone determinati compromessi». Soddisfatta Savina Pasciutti, neo-presidente della ProLoco: «Si tratta di un progetto condiviso che promette un’impatto importante di sensibilizzazione».

«Abbiamo sposato questo progetto da subito – conclude il vicesindaco Vito Pipolo -. Economicamente non è costato nulla perchè lo hanno sostenuto i commercianti, ma abbiamo messo a disposizione le sale, è un messaggio importante in cui noi tutti crediamo».

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Pubblicato il 07 Marzo 2011
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