Il Varese abbatte il Vicenza con grinta e fortuna
Un gol di Pesoli al 19' del primo tempo difeso con le unghie e con i denti basta per battere i veneti. Partita divertente, ricca di occasioni e di errori. Giallo in area del Varese al 43' della ripresa: gli ospiti reclamano il rigore
La testa e il braccio di Pesoli regalano al Varese l’ennesima domenica di gioia casalinga. Il difensore firma la vittoria contro il Vicenza con un colpo di testa dei suoi e nel finale salva con una scivolata da urlo su Tulli, con la palla che gli finisce sul petto (per l’arbitro Doveri è andata così) o sul braccio. Un Varese rabberciato e privo di molti uomini, capace di soffrre e di resistere agli attacchi di un Vicenza pericoloso nel finale con molte mischie. I biancorossi hanno saputo giocare con grinta e determinazione un match non facile, contro un avversario tosto e ben messo in campo. Tre punti preziosissimi che portano i ragazzi di mister Sannino ad una sola lunghezza dal Novara, terzo in classifica. E la striscia positiva in casa prosegue inesorabile.CALCIO D’INIZO – Sannino deve fare di necessità virtù e schira in attacco al fianco del recuperato Ebagua l’ex vicentino Alemao. In difesa tutto confermato, con Pesoli e Dos Santos centrali e Pugliese e Pisano larghi, mentre a centrocampo le fasce sono coperte da Nadarevic da una parte e Zecchin dall’altra. Maran preferisce Paro a Morosini in mezzo al campo, mentre in attacco dà un’altra chance a Cellini al fianco di Abbruscato
IL PRIMO TEMPO – Parte bene il Varese con un Alemao che sembra in palla contro i suoi ex compagni di squadra. Il brasiliano si rende pericoloso due volte, la prima con un bel tiro da fuori area al 2’ ben parato in tuffo da Russo, la seconda sul conseguente angolo con un tentativo di rovesciata fallito per un soffio. La partita è un po’ bloccata nel primo quarto d’ora. Poi è Paro ad accenderla, con un filtrante per Cellini che arriva a tu per tu con Zappino, il portiere esce alla disperata e l’ex attaccante del Varese riesce a superarlo con mezzo pallonetto che però viene salvato sulla linea da Pisano, abile a coprire sulla linea. Gol sbagliato gol subito: Martinelli sbaglia il rilancio e la palla viene accalappiata a metà campo da Ebagua; gran discesa del nigeriano che tira dal limite, con palla ribattuta in calcio d’angolo. Corner battuto da Zecchin e Pesoli che svetta anticipando tutti e mettendo la palla alle spalle di Russo, rimasto a guardare sulla linea di porta. Uno a zero e palla al centro. Il Vicenza prova a rimettere le cose a posto, ma gli attacchi veneti sono poco efficaci. Ci prova soprattutto Di Matteo a sinistra che per due volte è bravo a mettere a sedere i difensori di casa, ma in area non trova nessuno pronto a sfruttare l’occasione. Al 35’ è ancora Cellini a poter cambiare la sua sventurata stagione, ma il tiro da pochi passi dell’attaccante vicentino imbeccato da una spizzata aerea di Abbruscato termina alto. Sei minuti dopo la più bella azione della partita, creata dal Varese che così legittima il vantaggio: Alemao esce dal torpore e scappa sulla destra, servizio profondo per Nadarevic che serve bene al centro con un preciso rasoterra l’accorrente Pisano; bello anche il tiro del capitano del Varese, anche se la palla termina sul palo alla sinistra del portiere Russo. Dopo un minuto di recupero, tutti sotto la doccia.
LA RIPRESA – Si ricomincia con la zanzara De Luca al posto dell’acciaccato Alemao, colpito duro da Paro ad inizio partita. Sannino inverte le fasce, con Zecchin che passa a destra e Nadarevic che va a sinistra. Il Vicenza parte forte e prova da fuori con Botta e Paro, ma il Varese non soffre. Al 19’ entra Tulli al posto di un inconcludente Cellini e le cose cambiano. Il Vicenza prova a pungere e il Varese riparte: pericoloso Ebagua al 27’, molto bravo a sfondare a sinistra, palla al centro e Giani anticipa di un soffio De Luca in agguato. Al 34’ in campo nel Varese un altro baby, Scialpi, anche lui nella rosa della splendida Primavera guidata da Devis Mangia. Un altro ex fa un regalone a Pisano e compagni: Mustacchio in campo da pochi minuti, si fa trovare libero sul secondo palo al 37’ su cross di Tulli, ma il piattone dell’esterno scuola Samp finisce incredibilmente a lato. Risponde De Luca al 42’: il piccolo centravanti raccoglie un cross del bravo Ebagua e prova a girare da dentro l’area piccola, ma la palla termina a lato di un soffio. Un minuto dopo il fattaccio in area del Varese: Tulli mette a sedere Pisano al vertice e tira a botta sicura, trovando però il corpo di Pesoli proteso in scivolata (o meglio in tuffo). L’arbitro Doveri posizionato a pochi metri fa segno che ha visto la palla finire sul petto del difensore di casa e fa proseguire tra le proteste dei veneti. Gli ultimi due minuti sono da brividi per i ragazzi di Sannino: ci provano Botta, Paro, Abbruscato e Soligo, ma in un modo o nell’altro la difesa guidata da Pesoli e Dos Santos sbroglia. Ultimo spavento, il tiro al 50’ di Soligo, con Zappino che va per bloccare senza troppa convinzione e si lascia scappare la palla. Da zero metro Mustacchio spara sul palo, ma era in fuorigioco. Vittoria sofferta in cassaforte, Novara nel mirino e risultati utili in casa che arrivano a quota 49 (più le 2 dei playoff dello scorso anno).
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