Renzo Bossi contestato: “I giornali non hanno raccontato la serata”
Presa di posizione della Lega Nord cittadina dopo la serata sul federalismo di venerdì scorso: “Si è dato spazio allo striscione e non si sono raccontati i contenuti”
«È stata una sana e partecipata serata informativa sulla più importante riforma che questo Stato abbia visto dal ‘46 ad oggi, e non “un convegno come tanti”, come maliziosamente è stato scritto da alcuni». La sezione cittadina della Lega Nord di Tradate, interviene su quanto accaduto all’incontro pubblico sul federalismo che si è svolto venerdì scorso con ospite Renzo Bossi. Proprio lui è stato contestato con uno striscione che recitava “Più trote nei fiumi, meno trote al governo”.
La sezione cittadina del Carroccio spiega la serata «non è stata affatto rovinata da un falso striscione e da articoli di giornale faziosi e, ci spiace constatarlo, di parte. Un incontro oscurato sui quotidiani grazie ad uno striscione portato da 2 ragazzini maleducati e facinorosi che, se avessero davvero avuto qualcosa da dire e soprattutto il coraggio di sostenere le proprie idee in un confronto aperto e costruttivo, avrebbero tranquillamente potuto attendere la fine della serata, quando si è dato spazio a domande e interventi dal pubblico».
Nel mirino della Lega è l’informazione: «Tutte le testate hanno raccontato ed immortalato i cinque minuti di protesta e nessuno, ovviamente, ha raccontato delle oltre 2 ore di confronto e dibattito sulla riforma federale del paese, fulcro di tutte le battaglie del Movimento Lega Nord da oltre 20 anni. Questi prepotenti sbarbati parlano di presunta intolleranza della Lega Nord, ma sono stati loro ad aver impedito ad una persona, Renzo Bossi, rappresentante del Consiglio Regionale Lombardo invitato alla serata, di parlare. In aggiunta con uno striscione a dir poco ridicolo, che trasudava ignoranza, in quanto Renzo Bossi non è affatto al governo ma è, come detto, consigliere regionale. Ed è stato eletto, se lo ricordino la prossima volta questi contestatori malinformati dell’ultima ora, con più di 12 mila voti da persone che, piaccia o meno a questi provocatori e ai loro megafoni della carta stampata e non, hanno creduto in lui e nel simbolo della Lega Nord in Lombardia. Se a questi contestatori della domenica sembrano inappropriate le parole che ha rivolto loro, di petto, una persona giunta alla serata per ascoltare e partecipare, consigliamo di imparare cosa significa libertà di esporre le proprie idee in modo democratico senza essere interrotti e zittiti con la forza e la violenza».
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