Sel si presenta e appoggia il candidato del Pd

Prima assemblea pubblica per la neonata lista di Sinistra Ecologia e Libertà, capolista è Eleonora Martinelli

Prima assemblea pubblica a Malnate per la neonata lista di Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) che correrà  alle prossime comunali, in appoggio al candidato sindaco del Partito Democratico Samuele Astuti. Durante l’assemblea è stata presentata la capolista Eleonora Martinelli e sono state illustrate le linee politiche fondamentali di Sel con la partecipazione di Angelo Zappoli, consigliere comunale a Varese, e  Chiara Cremonesi, consigliere regionale. Eleonora Martinelli, 22 anni, studentessa in giurisprudenza e consulente legale in un’associazione che si occupa dei diritti dei consumatori, ha messo al centro la tematica della sostenibilità ambientale come punto di partenza per una nuova  linea politica, che riesca a conciliare il rinnovamento con i tagli delle risorse che in questi anni vanno subendo gli enti locali. «Mettere il mio impegno per realizzare qualcosa a Malnate mi è sembrato quasi un dovere morale – ha detto la capolista di Sel –  dopo quello che alla mia città è stato fatto negli ultimi anni. Gli amici mi chiedono: "ma quanto mangiate a Malnate?” Non riuscendosi a spiegare come sia possibile realizzare a poca distanza uno dall’altro così tanti supermercati. E in effetti sono state fatte, o si è cercato di fare, scelte che rasentavano la follia. Enormi posteggi adesso semi-vuoti che hanno tolto quei pochi spazi verdi dal centro della città; tentativi di cementificazione del Monte Morone, e dell’area Cava Cattaneo, per dirne altre. E in un momento di crisi economica, in cui si giustifica la svendita del territorio per far fronte alle esigenze economiche, la precedente giunta, che ha lavorato così bene da fare commissariare il comune, ha anche approvato una bella delibera di aumento dei loro stipendi.  Mi è sembrato quindi doveroso mettere anche il mio impegno per fermare questa spirale di assurdità, per far sì che Malnate tornasse ad essere una cittadina viva, e vissuta, dalla sua comunità».

Ambiente, partecipazione e rinnovamento
, nella loro dimensione locale, sono stati i punti affrontati durante l’incontro. Stop al consumo di suolo e efficienza energetica degli edifici quale condizione imprescindibile per le nuove costruzioni o  per il già esistente che viene ristrutturato. Indipendenza energetica degli edifici pubblici, mediante l’utilizzazione delle rinnovabili.
Rifiuti – Passare dalla “tassa” alla “tariffa” mediante incentivi economici ai soggetti virtuosi (cittadini, azinede locali, GDO) che aumentano o realizzano una buona percentuale di differenziata, in un’ottica di riduzione della parte non riciclabile, cercando un accordo con l’azienda opera la raccolta dei rifiuti a Malnate.

Cultura e partecipazione- R
iportare, anche fisicamente, la cultura e i centri di aggregazione al centro della città, operando la ricollocazione della biblioteca di Malnate, spostata dalla precedente amministrazione in uno spazio, che oltre ad essere insufficiente è inadatto e periferico. Dotare questo “luogo della cultura” (una biblioteca-giocoteca-salastudio) di spazi adatti, piacevoli e fruibili da tutti.
Volgiamo realizzare, attraverso l’implementazione del sito comunale, di una piattaforma on line dove i cittadini e gli studenti possano, come avviene nelle Banche del Tempo, domandare e offrire cultura e conoscenze. Una sorta di luogo “del baratto” dove i ragazzi, e non solo, possano offrire e domandare Conoscenze e Abilità, aiutandosi nello studio. (p.e. “tizio chiede a caio un’ora di ripetizione di economia, dove ha qualche difficoltà, offre in cambio un’ora di ripetizioni di diritto amministrativo, in cui è ben preparato)

Nidi in famiglia –
 Una mamma (o, perchè no, un papà), dopo aver seguito dei corsi professionali istituiti dal Comune, accudisce ed educa bambini da 0 a massimo 6 anni presso la propria abitazione, normalmente insieme ai suoi bambini. Orari flessibili, perché concordati tra la mamma che affida il bambino e chi lo accudisce ed il costo contenuto rispetto ad un asilo tradizionale. Il Nido in famiglia è il punto d’incontro tra donne che vogliono tornare a lavorare dopo la maternità: chi sceglie di affidare i propri bambini per tornare al suo lavoro e chi un lavoro se lo crea, accudendo i bambini in casa insieme ai propri.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Marzo 2011
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