Varese fuori a testa alta
Il sogno della Primavera biancorossa si spezza contro la Fiorentina (2-1), ma i ragazzi di Devis MAngia sono la rivelazione del torneo. De Luca capocannoniere con 7 reti

PRIMO TEMPO – La semifinale inizia subito in salita per i biancorossi, con la Fiorentina che attacca forte sulla fascia destra con Salifu e Acosty. Marchi, al 5′, rischia il calcio di rigore proprio su Salifu, che cade in area: il direttore di gara concede il penalty, ma il guardalinee corregge indicando punizione; del calcio piazzato si incarica Carraro che riesce a trovare, complice una posizione rivedibile della barriera, un tiro velenoso che sorprende Micai. E’ un colpo duro per il Varese che sembra anche soffrire il clima ostile del pubblico, ovviamente di fede viola. La Fiorentina sembra accontentarsi del vantaggio e si chiude dietro, il Varese manovra alla ricerca di spazi. Fiammata al 24′: De Luca passa sulla trequarti e serve Serrano che controlla entrando in area, prende la mira ma manda alto. Al 26′ invece Pompilio cerca il dribbling al limite ma viene fermato; la ripartenza della Fiorentina è immediata, i centrali biancorossi sono troppo alti e Carraro lancia in campo aperto Iemmello che vola da metacampo fino in area, sbilancia Micai con una finta di corpo e piazza il colpo, durissimo, del 2-0. Non è però il ko. Il Varese sa soffrire e reagire, e lo fa nemmeno 3′ più tardi: Toninelli irrompe a destra e crossa al centro dove De Luca taglia lasciando sul posto i centrali viola e appoggia in rete il suo settimo sigillo viareggino, che vale il 2-1. Mangia capisce che è il momento giusto per alzare ulteriormente la pressione e litiga con il direttore di gara, trasferendo ulteriori energie ai suoi ragazzi. La Fiorentina si rintana, il Varese cerca con forza il pari che potrebbe arrivare al 42′: il mago Pompilio fa secchi tre avversari in un fazzoletto e pennella a giro dal limite col sinistro costringendo Seculin a volare per mettere in calcio d’angolo. E’ l’ultima azione pericolosa della prima frazione di gioco e le squadre tornano negli spogliatoi.
SECONDO TEMPO – Le squadre rientrano, nel secondo tempo, con gli stessi effettivi del primo. La Fiorentina, rintanata in difesa, prova a colpire in contropiede: al 7′ Romiti serve Iemmello che punta
Miceli e incrocia col sinistro, il difensore varesino ci mette il piede e devia in angolo. All’8′ Mangia decide di cambiare, giocandosi la carta Gaeta per aumentare i centimetri davanti: Serrano gli fa posto, Pompilio scende invece in fascia destra. Proprio il numero 10 al 12′ si libera a destra di Romiti col tacco, chiede a Gaeta l’uno-due ma il centravanti si gira e calcia col destro, spedendo a lato. La Fiorentina si chiude sempre di più, con il solo Iemmello davanti. Le azioni pericolose latitano anche perché nella ripresa il gioco è molto spezzettato dai fischi del direttore di gara Coccia, non in splendida forma. L’unica vera occasione – enorme – per pareggiare il conto arriva nel finale (44′), quando Toninelli lancia lungolinea a favore di Gaeta: il centravanti biancorosso insegue la palla e la raggiunge
dentro l’area ma il suo destro è troppo morbido e centrale e Seculin riesce a salvare con il corpo. La gara si chiude qui con il Varese che esce a testa alta coperto dagli insulti dei tifosi viola, che la dicono lunga su quanta paura facessero i Mangia boys agli avversari. La Fiorentina stacca così il pass per la finale di lunedì, al “Picchi” di Livorno, dove incontrerà l’Inter che ha eliminato ai calci di rigore (4-1) l’Atalanta.
LE INTERVISTE – Negli spogliatoi del Milani la delusione è tanta ma Devis Mangia è comunque molto soddisfatto della prova dei suoi uomini: «Sono contento perché hanno fatto qualcosa di importante dando il massimo fino in fondo. Il primo quarto d’ora è stato difficile: dopo quel gol su punizione, strano, ci siamo un po’ disuniti. In occasione del secondo invece abbiamo letto male la situazione. Siamo riusciti poi a riaprire la gara e abbiamo provato fino in fondo a ribaltarla, senza però riuscirci. Queste sono gare equilibrate che vengono spaccate da un episodio». Un po’ di nervosismo durante la gara per la direzione dell’arbitro Coccia: «Forse aveva fretta… Nel secondo tempo si poteva fare di più, ma si è giocato davvero poco». In chiusura il tecnico biancorosso commenta la prestazione
offerta al Torneo di Viareggio: «Il Varese ha dimostrato il miglior calcio e ha messo in mostra ottimi giocatori. Siamo arrivati fino alla semifinale e ormai volevamo arrivare in fondo, quindi c’è un po’ di delusione, ma siamo stati capaci comunque di raggiungere un risultato storico. Adesso torniamo a casa, ci riposiamo e poi sotto con il prossimo obiettivo: la Triestina».
IL TABELLINO
Varese-Fiorentina 1-2 (1-2)
Varese-Fiorentina 1-2 (1-2)
Marcatori: Carraro (F) al 5′ pt, Iemmello (F) al 26′ pt, De Luca (V) al 29′ pt.
Varese (4-4-2): Micai; Toninelli, Miceli, Bianchetti, Marchi; Serrano (Gaeta dal 8′ st), Barberis, Scialpi, Lazaar (Maio dal 40′ st); Pompilio, De Luca. A disposizione: Belenzier, Bassi, Capriolo, Krasniqi, Romanini, Samba, Da Silva. All. Mangia.
Fiorentina (4-3-3): Seculin; Piccini, Camporese, Fatticcioni, Romiti; Salifu, Agyei, Taddei; Acosty (Matos dal 32′ st), Iemmello, Carraro (Biondi dal 43′ st). A disposizione: Miranda, Bagnai, Bittante, Panatti, Baccarin, Seferovic, Grifoni. All. Buso.
Arbitro: Coccia di San Benedetto del Tronto (Tozzi di Ostia Lido e Ernetti di Roma 2).
Ammoniti: Bianchetti e Scialpi (V), Taddei e Romiti (F).
Espulso: Riganti al 18′ st per proteste dalla panchina del Varese.
Note – 700 spettatori circa. Angoli: 8-4; fuorigioco: 1-6; tiri (in porta): 9 (6) – 9 (3); falli: 18-8;
recupero: 1′ + 3′.
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